Lo sapevamo. Ci stavamo chiedendo quando qualche globalizzatore avrebbe espresso le sue “idee” riguardo l’acqua.
Ecco che un ex-assessore -schieramento civico-, dall’alto della sua esperienza, ci viene a dire che il Referendum del 2011 che ha decretato la proprietà pubblica degli acquedotti e l’impossibilità di distribuire utili derivanti le bollette è stato un errore.
Personalmente comprendo che lui lo ritenga tale. Politicamente il suo intervento equivale a coloro che perdono un Referendum e non ne accettano l’esito.
Se in Danimarca e in Olanda le tariffe sono più alte è perché in quei luoghi l’acqua non arriva per caduta, ma per pompaggio costante, continuo 24/24 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno.
Infatti Trento ha tariffe più alte di Rovereto perché deve pompare acqua dalle falde mentre nella Città della Quercia la possiamo avere tramite caduta…gratuitamente.
A meno che l’ex-assessore creda che l’energia elettrica in Danimarca e Olanda sia gratuita su può affermare che ciò basti per vanificare tutto il suo discorso.
Ma c’è di più.
In quei paesi non hanno votato il Referendum sull’acqua pubblica né hanno bocciato la riforma neo-liberista voluta da Renzi che non è passata grazie al voto del 4 dicembre scorso.
In quei paesi, inoltre, c’è uno stato sociale che supporta le famiglie e i giovani che supera ampiamente l’aumento delle tariffe eventuali.
Se attuassimo a Rovereto tutte le politiche sociali che sono in vigore in Olanda e Danimarca – e i loro livelli stipendiali – credo nessuno si scandalizzerebbe di pagare l’acqua 1500-2000€ all’anno.
Probabilmente.
Ci auspichiamo che gli amici dello schieramento civico e del PD roveretano e trentino non perseguano questa idea di contrapposizione con la volontà popolare. Chi lo farà si schianterà come già successo le altre due volte.
Così come la discussione si farà incandescente quando la popolazione saprà le reali condizioni dell’acquedotto di Rovereto e come questo sia voluto da Trento per risolvere i propri problemi scaricandoli sul nostro comune.
La solidarietà è un argomento, l’autonomia di decidere delle proprie risorse un altro.
Se il PD, o i Civici, vogliono fondere le due reti idriche devono passare per l’assenso diretto dei cittadini.
Se vogliono farle confluire in un nuovo soggetto privato senza controllo saranno ostacolati dal Movimento 5 Stelle in ogni modo.
Lo dobbiamo ai cittadini.
Riguardo questo tema comunico, in quanto Presidente della Commissione Ambiente, che è stata convocata una apposita seduta che si riunirà giovedì 6 aprile alle 18 presso la Sala della Roggia, Palazzo Pretorio, Piazza Podestà.
L’ordine del giorno è incentrato sul ciclo idrico di Rovereto.
Ricordo che le sedute delle Commissioni sono pubbliche.
Paolo Vergnano
MoVimento 5 Stelle Rovereto