Stamattina in Prima Commissione si è vissuta una situazione surreale. Dovevamo esprimere un parere sulle nomine della giunta provinciale per il consiglio di amministrazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara ma a quanto pare la convinzione diffusa fra molti consiglieri provinciali è che le commissioni siano dei “meri passacarte, perché poi tanto la giunta fa quel che vuole”.
Da parte mia ho ancora una volta rimarcato la necessità di lavorare con maggiore trasparenza e rigore. La legge non assegna affatto alle commissioni il ruolo di “passacarte della giunta”. Se lo sono è solo perché i consiglieri che le compongono accettano supinamente questo stato di cose, ma non è affatto necessario debba essere così, anzi. Iniziamo ad esempio a pretendere che i curricula dei soggetti sui quali siamo chiamati a esprimere un parere ci siano mesi a disposizione, perché così non avviene, ed è scandaloso.
Oggi ho fatto anche notare che non viene rispettata nemmeno la disciplina in merito agli obblighi di pubblicità’, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni (D.lgs. 33 e ss. mm.). Per fare un esempio su tutti, si consideri che il MART di Rovereto non ha ancora provveduto, pur essendovi tenuto ai sensi della legge e delle raccomandazioni ANAC, a caricare i curricula dei “titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo” della sezione amministrazione trasparente. Per quel che riguarda il Centro Santa Chiara la situazione non è certo migliore visto che i curricula che fino ad alcuni giorni fa erano disponibili in un formato diverso da quello europeo ora risultano semplicemente rimossi. A tal riguardo il sottoscritto nelle settimane scorse aveva depositato delle interrogazioni, le quali – come da costume – sono ancora senza risposta (link a piè pagina).
Non è possibile che ogni volta che ci sono delle nomine in posti “appetitosi” si proceda con delle forzature a discapito delle più elementari regole di trasparenza e di controllo da parte degli organismi che sarebbero preposti ad esercitarlo ad esempio sui nominativi delle persone che si vogliono scegliere per presiedere delle Istituzioni pubbliche (quindi di tutti). Se invece di pretendere di poter esercitare le nostre funzioni accettiamo il gioco della giunta allora sì siamo dei “passacarte” ma non per “colpa” delle commissioni ma solo per colpa nostra che per calcolo politico non siamo disponibili a fare quello che dovremmo. Accettare senza muovere un dito l’affermazione che le commissioni servano solo a “passar carte”, per quanto desolantemente vera per molto aspetti, getta discredito su Istituzioni democratiche che non lo meritano perché la colpa della situazione sta proprio in coloro che accettano uno stato di cose sanno benissimo essere sbagliato come se fosse la cosa più naturale del mondo.
12-set-2019 – 789/XVI – Adempimento degli oblighi in materia di pubblicità e trasparenza previsti dal d. lgs. 33/2013 relativamente ai componenti del CDA del Centro Servizi Culturali S. Chiara
03-ott-2019 . 869/XVI – Attuazione della normativa sulla trasparenza da parte del museo di arte moderna e contemporanea (MART)
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