Alex Marini (M5S): Prima di tutto la Trasparenza.


Una cosa a Vittorio Sgarbi va senza dubbio riconosciuta: riesce sempre a sorprendere. Una ragazzina viene riportata in Italia dopo un anno e mezzo in cui era stata alla mercé di un feroce gruppo terrorista e lui non trova di meglio che accoglierla facendo balenare l’ipotesi che sia diventata a sua volta una terrorista. Non solo, da autentico “garantista” a 24 carati qual’è, Sgarbi fa sapere che nel caso fosse vero questo volo pindarico che butta lì senza uno straccio di prova, la vittima di rapimento andrebbe arrestata per terrorismo. Insomma, Sgarbi sorprende perché quando pensi che abbia toccato il fondo lui tira fuori il colpo di teatro e scopri che invece è attivamente impegnato a scavare.

Ma c’è di più. Siccome ho detto che le sue frasi su Silvia Romano sono inaccettabili, il deputato ha ben pensato di rispondere da par suo e ha tirato fuori che vivo in una casa dell’edilizia popolare, a suo dire senza averne diritto.

Ieri, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, è arrivato persino ad affermare che pago “4 euro” d’affitto e vivrei “come un abusivo”. Cito testualmente: “Alex Marini, inadeguato e tacciato personaggio dei 5 Stelle che vive in una casa popolare che non gli tocca, è un abusivo, in un luogo straordinario come il Trentino, un personaggio di questo genere sta in una casa popolare che non gli spetta, prende 10.000 Euro al mese, fa ridicole polemiche contro la democrazia, c’è poco da scherzare. E vive in una casa popolare come un abusivo. Chiaro? E la smetta di dire cose senza senso. Io ho il diritto di dire quello che ritengo giusto”. Ha poi aggiunto: “… è ora di finirla con la serietà degli altri. Sono più serio di loro. Non abito in case popolari. Non pago 4 euro quando dovrei pagare l’affitto regolare. Non faccio prediche e non impedisco a nessuno di dire il suo pensiero”.

Naturalmente nessuno nega a Sgarbi il diritto di dire ciò che ritiene giusto. Semmai gli si contestano affermazioni false e/o offensive, come ad esempio quelle citate sopra.

E si badi bene, le sue affermazioni sono false. Come vedremo si tratta di menzogne espresse per insultare e dileggiare. Qualcuno dice che certe parole non meritano risposta. Non io. Io penso che se qualcuno ti accusa di cose gravi tu debba rimanere fermo e parlare con i fatti. Per questo non ho alcun problema a rispondere nel merito, come del resto ho già fatto ad accuse simili nell’ottobre del 2019 inviando tutta la documentazione al giornale Trentino.

Attualmente vivo a Rovereto in una appartamento Itea Spa di mq 83,5 e classe energetica B e pago un affitto mensile di 570 euro più 83 eur per spese condominiali per un totale di 650 euro mensili. Il canone di locazione ha una durata di 6+2 anni ed è oggetto 75% della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo. L’alloggio mi è stato assegnato nel maggio 2016, cioè ben prima di essere eletto in Consiglio provinciale. L’ho ottenuto senza requisiti ICEF o ISEE perché non sono richiesti per quel tipo di alloggio ed ho sempre pagato lo stesso canone anche nei periodi, brevi per fortuna, in cui non percepivo reddito.

Per poter ottenere l’assegnazione dell’appartamento in cui vivo ho dovuto dimostrare di avere un reddito annuo di almeno 24.600 Euro, come del resto tutti gli altri inquilini che vivono nella mia stessa tipologia di abitazione: alloggi a canone canone concordato non destinati all’edilizia residenziale pubblica e messi a redditività. Non godo quindi di privilegi particolari. Semplicemente, come milioni di altri italiani, pago l’affitto.

Allargando il discorso alle altre affermazioni di Sgarbi, come Consigliere provinciale ricevo uno stipendio mensile lordo di 9.800 euro e un’indennità di funzione di 700 euro (5.422,91 euro netti), denaro che ogni mese decurto per sostenere le spese. Inoltre restituisco le cifre che superano i 3.250 euro netti distribuiti su 12 mensilità.

Ripeto. Per Sgarbi forse sarà inconcepibile ma io ne vado fiero: come eletto nel M5S restituisco ai cittadini la parte del mio stipendio che eccede i 3.250 euro mensili. Faccio ciò per sostenere attività meritevoli. Ad esempio proprio in questi giorni 10 mila euro delle mie restituzioni sono andate al progetto “Facciamo EcoScuola” e verranno messi a disposizione degli istituti scolastici pubblici trentini assieme ad altri 58 mila euro delle restituzioni parlamentari del M5S.

Per completa trasparenza comunico inoltre che per potermi candidare alle elezioni provinciali del 2018, in base alle regole del M5S nel giugno 2018 ho scelto di non rinnovare il contratto come collaboratore parlamentare dell’allora ministro Fraccaro. Non fossi stato eletto mi sarei dovuto cercare un nuovo lavoro, ma era un rischio che ho voluto correre io. Grazie agli elettori sono risultato il più votato nelle liste del M5S, venendo eletto. Essendo però in stato di disoccupazione al momento dell’elezione (a differenza di altri politici illustri non mi sono cercato un assunzione fittizia per caricare i miei contributi figurativi al pubblico) col mio stipendio pago integralmente anche i contributi volontari per maturare il diritto alla pensione INPS per 1.640 euro mensili.

Alla fine della fiera io guadagno 1.610 Euro netti mensili su 12 mensilità e con questa cifra, comunque ottima visti i tempi che corrono, mantengo la mia famiglia e pago l’affitto. Tutto questo per spiegare al deputato Sgarbi che noi del M5S non predichiamo solo trasparenza ma la pratichiamo anche.

Ciò detto, visto che siamo in tema di trasparenza avrei anch’io alcune domande per il presidente del Mart, domande di quelle che chissà come mai di rado gli vengono poste.

1. Deputato Sgarbi, di recente l’ex magistrato Antonio Di Pietro ha avviato una procedura di pignoramento nei suoi confronti per 186 mila euro come risarcimento di 11 cause da lei perse verso di lui. Si tratta di una vicenda che si trascina da anni, in merito alla quale lei in passato ha dichiarato di essere nullatenente. A fronte di ciò Le chiedo se Lei intenda corrispondere quanto dovuto all’ex ministro Di Pietro e/o se si dichiari ancora nullatenente. In caso lei si dichiarasse nullatenente, potrebbe spiegare come ciò sia possibile visto che lei oggi è eletto in Parlamento e verosimilmente gode da anni dei diritti di pubblicazione di libri, oltre che di cachet per le sue comparse televisive e, si presume, di altre entrature derivanti dall’attività di critico d’arte?

2. Per i 33 anni di aspettativa nel ruolo di funzionario dei Beni culturali ha beneficiato dei contributi figurativi per maturare il diritto alla pensione? È vero che Lei percepisce una pensione tra i 2.500 e i 3.500 euro oltre all’indennità di deputato?

3. È vero che Lei si muove da anni con un autista personale al quale demanda i pagamenti vari? Nel caso Lei fosse davvero nullatenente come sarebbe possibile ciò?

MoVimento 5 Stelle Trentino


Alex Marini
Portavoce
Consigliere del MoVimento 5 Stelle in Provincia di Trento
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