Le notizie apparse sui giornali oggi (05/10/2017) riguardo le opere iniziate alla Fraglia del Vela di Riva, parlano di “restauro”. Niente di più falso. La definizione di restauro è: “Il restauro è un’attività legata alla manutenzione, al recupero, al ripristino e alla conservazione delle opere d’arte, dei beni culturali, dei monumenti ed in generale dei manufatti storici”. Ed è esattamente il contrario di quello che si inizia a fare in questi giorni alla Fraglia, in questo che è un edificio di valore storico e architettonico della nostra città. Tecnicamente la terrazza su cui appoggeranno il capannone di metallo e vetro non fa parte della costruzione storica uscita dalla penna di Maroni. Però è attigua ad essa e la compone in qualche modo. Si costituisce in un appendice ma che è legato in modo ombelicale all’edificio principale. Sarebbe come accostare un hangar alla basilica di San Pietro, una torre di ritrasmissione di cellulare alla torre di Pisa o un mega centro commerciale a ridosso del Colosseo. Sono accostamenti che solo ad immaginare possono essere definiti soltanto come assurdità. Invece qui da noi, sembra che vada bene procedere in questo modo.
Tanto è vero che neanche il consiglio comunale è stato coinvolto. Nonostante l’immobile sia di proprietà del comune di Riva, il progetto non è stato presentato in aula consigliare né tantomeno in commissione urbanistica. Al consiglio invece, è stato chiesto solo di approvare la destinazione di 800 mila euro per la sua “ristrutturazione”, già nel dicembre 2015; questo al tempo della distribuzione a pioggia del “tesoretto” ritrovato dopo il lungo periodo di austerity. In poche parole, questa amministrazione chiede ai cittadini (tramite i suoi rappresentanti) di pagare il conto in anticipo di un’opera di cui non si sa nulla e che poi si scopre, devastante dal punto di vista architettonico e paesaggistico.
Ancora una volta i cittadini rivani avranno una sorpresa, bella o brutta che sia, di come vengono spesi i suoi soldi.
I Consiglieri Comunali di Riva del Garda
Flavio Prada
Andrea Matteotti
MoVimento 5 Stelle