L’assessore ha anche beffardamente aggiunto che ogni scelta inerente lo spazio lasciato vuoto dall’abbattimento dei vecchi immobili sarebbe stata presa con il coinvolgimento della popolazione “come si fa sempre nella corretta pianificazione urbanistica”. Ha confermato, dunque, che le scelte urbanistiche e progettuali riguardanti viale Trento, i giardini di via Dante e i Lavini di Marco stanno per essere adottate con modalità irrituali, per non dire illegittime, imponendo la volontà della Giunta comunale su quella dei cittadini che esprimono orientamenti diversi e facendosi beffe dei principi statutari sulla partecipazione popolare e sul decentramento.
Vista l’inerzia dell’amministrazione comunale a farsi carico della programmazione urbana nella circoscrizione San Giorgio e nell’attesa che Comune e Provincia siglino un nuovo protocollo operativo sull’area ex Macello, il M5S solleciterà l’amministrazione provinciale a trovare una soluzione provvisoria che renda fruibile lo spazio di proprietà pubblica e ponga rimedio alla noncuranza dell’amministrazione.
Paolo Vergnano – Portavoce M5S Comune Rovereto
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