ASSEMBLEA CITTADINA – venerdì 7 giugno, ore 20.30, via Verruca n.1 – Trento Organizzata dal Movimento no TAV e dai vari Comitati cittadini AGGIORNAMENTO SUL BYPASS FERROVIARIO DI TRENTO
Introduce Chiomento Roberto, portavoce dei No Tav, che sollecita Associazioni, Comitati, singole persone a manifestare, rivendicare giustizia e lottare per difendere il territorio contro la devastazione in atto.
Segue l’intervento di Elio Bonfanti, portavoce NO TAV:
il recente parere della Commissione Europea boccia sostanzialmente i divieti di transito ai Tir imposti dall’Austria al valico del Brennero. Ora il Mit (Ministero dei Trasporti – Salvini), anche avvalendosi di tale parere, formalizzerà il ricorso alla Corte di Giustizia. Purtroppo questa posizione UE, contro le misure di contenimento del traffico pesante in Tirolo (traffico che causa circa 50 morti all’anno), contrasta i propositi di forzare il passaggio del traffico merci dalla gomma alla rotaia. Si propone quindi di ampliare l’orizzonte delle richieste No Tav rivolgendosi all’Euregio, rimarcando la priorità della natura, della montagna e della qualità della vita rispetto al profitto.
Comune e Provincia cercano di spostare l’attenzione sul non rispetto dei tempi piuttosto che cercare la soluzione all’inquinamento dei terreni ex Sloi e Carbochimica. Si presentano con una politica ad effetti speciali: SuperTrento, Torri/condomìni, ecc. Si tratta di pura speculazione; alle Albere ci sono già tanti appartamenti sfitti. Non si capisce perché il Comune abbia individuato quell’area come idonea, inizialmente, a deposito cantiere del Bypass e, successivamente, a costruire torri/condomini residenziali alti 70 metri. Il Comune dovrà emettere ordinanza di messa in sicurezza della citata area e quindi lo sblocco dei terreni potrà avvenire solo post presentazione di un adeguato piano di bonifica, come già chiesto dal Consiglio di Stato. Si dovranno costruire due barriere idrauliche (opere edilizia tipo depuratore), una per l’area ex Sloi ed una per l’area ex Carbochimica (non basterà quindi eseguire un capping, cioè una tomba per chiudervi i veleni). L’opera “bypass” inoltre è unitaria, cioè non si potranno avviare lavori a sud se non si è risolto il problema a nord.
Si propone una biciclettata da Roncafort a Mattarello con pause nelle varie località che presentano problematicità ambientali e criticità di altro tipo.
Paolo Santolini di “Mattarello Attiva”, nonché RGT 5Stelle:
i lavori a sud vanno a rilento probabilmente per la ricerca delle fonti di finanziamento (dopo l’esclusione dal PNRR) e per recuperare le risorse idriche necessarie. Ora sembrano in corso attività per predisporre l’allaccio dell’energia elettrica al cantiere, cosa che fa pensare che le frese siano effettivamente in arrivo. Si propone di coinvolgere i Sindaci dei Comuni della Vallagarina interessati dal probabile inquinamento delle fonti acquifere e dalla conseguente penuria di acqua potabile.
Si conferma la positività della proposta “biciclettata” con la disponibilità di “Mattarello Attiva” a predisporre la logistica all’arrivo a Mattarello.
Marco Ciani, a nome di “CristoRe Attiva” di recente costituzione, pone l’attenzione sul quartiere di Cristo Re, molto inquinato, i cui cittadini sono a rischio di gravi implicazioni sanitarie e malattie oncologiche, come sottolineato dall’appello dei medici, rimasto inascoltato sia dal Comune, sia dalla Provincia oltre che dall’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari. Non si deve assolutamente abbassare la guardia su questo problema, che la controparte cerca di minimizzare. Si invitano le persone del quartiere ad incontrarsi in piazza G. Cantore il 21.6 per parlarsi e per tenere alta l’attenzione a che i lavori vengano eseguiti con tutte le precauzioni del caso.
L’ing. Claudio Geat, Presidente della Circoscrizione “Centro Storico”, evidenzia dubbi circa la diligenza che RFI metterà in atto per attenuare le vibrazioni provocate dalle frese. Riferisce anche di un incontro con il Comune circa lo spostamento di via Brennero; per i tecnici comunali il problema sembra non esistere in quanto il terreno interessato non risulta inquinato sotto i 5 cm; ma la domanda che ci si pone è: “se domani la zona sarà adibita a parco, si dovrà rifare tutto?
Michela Bonafini del Comitato di via Brennero sottolinea l’importanza che i vari comitati agiscano uniti e coordinati tenendo costantemente informata la popolazione, con l’invito ad allargare oltre Trento, a livello nazionale, l’interessamento al problema; si propone di contattare l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per segnalare la situazione delle aree inquinate.
Anna Frioli, per il comitato di “Roncafort Attiva”, nonché Presidente dell’”Associazione a 5 Stelle” afferma che tutte le iniziative vengono seguite, ma i cittadini appaiono non preoccupati né coinvolti.
Bonfanti Elio chiude l’incontro affermando che va convocata quanto prima una conferenza stampa per informare la popolazione sul problema dell’inquinamento dell’Area Sequenza, la cui sicurezza comporta l’esecuzione di due barriere idrauliche (già inizialmente previste e mai eseguite), opere che necessitano della preventiva ordinanza del Comune più su citata.
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