Basta con il teatrino tra Comune e Provincia sul rimpallo delle responsabilità in tema di sicurezza

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Il fatto accaduto in Piazza Santa Maria Maggiore la mattina del 27 febbraio scorso è l’ennesima dimostrazione che qualcosa non va anche nella ricca e perbene comunità trentina. Tre giovanotti, tra cui una ragazza, hanno litigato tra loro finendo per prendere a calci una vetrina, e non soddisfatti, prelevando da una bancarella lì vicino barattoli di miele in vetro per completare l’opera, compreso lanciarseli addosso distruggendo la bancarella stessa. Pare che la ragazza avrebbe anche estratto un coltello dalla tasca. I tre alla fine sono stati rintracciati e portati al comando di polizia.

Ora il fatto, già di per sé grave anche perché accaduto in pieno giorno e in un’ora di punta, pone anche interrogativi più ampi sulla sicurezza e sul degrado urbano. Come è possibile che tre giovani abbiano potuto scatenare un simile caos senza essere fermati sul momento? E soprattutto, cosa porta ragazzi così giovani a comportamenti tanto violenti e insensati? Considerato che non si tratta di un episodio isolato è di tutta evidenza che segnala un disagio più profondo che sta emergendo anche in una città come Trento, spesso percepita come sicura e ben organizzata. Ma la questione non riguarda solo la presenza delle forze dell’ordine: è anche una questione sociale, legata all’educazione, alle opportunità e alla capacità della comunità di integrare chi rischia di restare ai margini.

Come M5s troviamo piuttosto irritante lo scaricabarile solito tra Comune e Provincia che a ogni episodio simile puntualmente si ripete. Invece di affrontare il problema in modo serio e strutturale, si assiste al consueto teatrino delle responsabilità, mentre i cittadini restano in attesa di risposte concrete.
La solita liturgia di un sindaco che ringrazia le forze dell’ordine ed esprime la solidarietà sua e dell’Amministrazione comunale alla persona coinvolta suo malgrado, lascia il tempo che trova. A parte lo spostare i riflettori sulla responsabilità scaricata prima sul governo nazionale, che non ferma gli sbarchi come promesso, e poi sulla Provincia Autonoma, che ha smantellato il sistema di accoglienza senza una seria contropartita, non vi e’ alcun cenno di proposta e/o iniziativa concreta per contenere il fenomeno del degrado che puntualmente, e in varie forme, si ripete ormai da qualche anno.
Per contro, come sempre, ecco che arriva puntuale e a stretto giro di posta la risposta della Provincia, che per bocca questa volta del Consigliere leghista Bisesti, chiede un intervento concreto e immediato al comune sostenendo che “…servono risposte chiare, misure efficaci e un impegno reale per la tutela della sicurezza. Non solo parole. La sicurezza è un diritto di tutti”.
E il gioco è fatto. Ciascuno ha recitato la propria parte in commedia ritenendo la controparte la sola colpevole di inerzia e incapacità.

Il M5S pensa che per i cittadini sia arrivato il momento di cambiare approccio, scegliendo chi vuole davvero riportare la politica al servizio della comunità e non della propaganda. Le elezioni comunali offrono un’opportunità chiara: interrompere questa commedia dell’assurdo e affidare la regia della città a chi ha il coraggio di proporre un’alternativa concreta, fatta di proposte, investimenti misurati e possibili, e un’idea di città sicura perché inclusiva, viva e capace di offrire opportunità a tutti. Anche per questo è nata la coalizione che vede il M5S sostenere, insieme agli alleati Onda e Rifondazione Comunista, Giulia Bortolotti Sindaco. La sosteniamo con sincera convinzione e invitiamo i cittadini non schierati e o delusi a fare altrettanto. Il cambiamento è possibile sta a noi attuarlo.

Giovanni Clementel
per il M5S Gruppo Territoriale Trentino


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