Come ampiamente previsto (da tutti, compresi quelli che oggi gridano allo scandalo per fare un po’ di propaganda) ieri il Governo ha impugnato la legge della maggioranza provinciale trentina sulle chiusure domenicali degli esercizi commerciali.
L’impugnativa del Governo era scontata perché la provincia di Trento ha legiferato in un ambito, la concorrenza, in cui lo Stato ha una competenza legislativa primaria ed esclusiva.
Ce lo dimentichiamo ogni volta, ma viviamo in uno Stato di diritto. Non è che uno si sveglia la mattina e decide di non rispettare i limiti e le disposizioni previste dalla Costituzione e va bene così. La maggioranza sapeva benissimo di stare facendo una forzatura che avrebbe per forza prodotto queste conseguenze, e ha agito ben sapendo cosa sarebbe successo in automatico.
Superato il passaggio obbligato dell’impugnativa, come aveva proposto il MoVimento 5 Stelle, e come aveva deciso di fare l’Aula del Consiglio provinciale approvando un nostro specifico ordine del giorno (181/XVI), ora bisogna lavorare sede parlamentare per scrivere una nuova legge statale che consenta alle regioni un maggior ambito di manovra per quanto concerne gli orari e i giorni di apertura degli esercizi commerciali. Tradotto: bisogna lavorare seriamente, non fare giochetti politici per spulciare 2 voti in più.
Purtroppo ora siamo in campagna elettorale e non si vede in giro tanta voglia di provare a ragionare nel merito dei problemi. Più facile buttarla in vacca e inondare gli elettori di informazioni che disorientano e descrivono una realtà virtuale per non dire fasulla.
P.S. Per la cronaca, su 41 leggi in discussione il Governo ne ha impugnate 10 tra cui quella sulle chiusure domenicali degli esercizi. Quello dell’impugnativa è un passaggio necessario per assicurare l’armonia e la conformità delle leggi regionali con l’ordinamento statale. Molto spesso non si arriva nemmeno al giudizio costituzionale perché le Regioni e lo Stato intervengono prima adeguando i passaggi che contrastano con le norme nazionali, proprio come accaduto la settimana scorsa in aula con la legge sugli appalti…
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