Quello dei consiglieri comunali di minoranza è un ruolo fondamentale per lo svolgimento delle funzioni istituzionali e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche negli enti locali. Tuttavia, troppo spesso ai consiglieri non viene assicurata la piena accessibilità ai dati e ai documenti prodotti dalla pubblica amministrazione, limitando il loro potere di vigilanza e ostacolando così l’esercizio del loro mandato.
Per questo motivo, di fronte alle ripetute ostilità incontrate dal consigliere M5S Angelo Trainotti ad esercitare concretamente la propria funzione nel comune di Ala, mi sono rivolto al Governo. Con un’interrogazione depositata nel giugno scorso alla Camera (4/17127) ho richiamato l’attenzione del Ministero dell’Interno sul mancato rispetto del diritto di accesso agli atti dei consiglieri comunali, sancito sia da norme statali che regionali e suffragato da un’ampia giurisprudenza.
L’iniziativa parlamentare ha determinato un duplice effetto. Da una parte, il Viminale è prontamente intervenuto, riconoscendo l’illegittima pretesa di alcune amministrazioni comunali di sindacare le richieste di informazioni avanzate da un consigliere comunale. In particolare, il sottosegretario Bocci, ha ritenuto opportuno riaffermare i principi dell’istituto giuridico dell’accesso alle informazioni dei consiglieri comunali quale espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza della collettività. Dall’altra, l’amministrazione comunale si è finalmente attivata per garantire il diritto di libero accesso al registro di protocollo, incaricando Informatica Trentina, l’impresa che gestisce il software informatico dei comuni, di rilasciare al consigliere password e username.
Sebbene frequentemente ridotti a una sparuta rappresentanza numerica da una legge elettorale maggioritaria, i consiglieri comunali di minoranza, se possono far uso degli strumenti democratici previsti dalla legge, svolgono una insostituibile azione di vigilanza sugli organi istituzionali degli enti locali. Il M5S si attiverà pertanto affinchè il libero accesso al sistema informatico di gestione documentale sia introdotto in forma sistematica a tutti i consiglieri comunali del Trentino Alto Adige, attuando pienamente l’articolo 13 del Tulroc.
Riccardo Fraccaro
Deputato della Repubblica Italiana MoVimento 5 Stelle