4 marzo 2025: settimo incontro della candidata sindaca di “Trento in piazza” Giulia Bortolotti con la cittadinanza della Circoscrizione di Sardagna.
Nella bella sala circoscrizionale di Sardagna, introduce l’incontro la ex presidente della circoscrizione Giulia Degasperi, che affronta subito i problemi del sobborgo, ovvero la funivia Trento Bondone, la mancanza di parcheggi e la presenza di troppi tralicci dell’alta tensione che deturpano il paesaggio.
Interviene poi Giulia Bortolotti che spiega il motivo di questi incontri con la cittadinanza, e cioè l’importanza che i cittadini vengano ascoltati dagli amministratori, cosa che ora non avviene. Importante è anche avere dei presidi del Comune sul territorio, anziché dover rivolgersi agli uffici di Piazza Fiera per ogni pratica burocratica.
La funivia del Bondone va fermata: interessa a pochi cittadini, è troppo costosa nella costruzione ma anche nella gestione, avrà un impatto ambientale non da poco sul territorio di Sardagna. Fermerà anche a Vaneze, dove tutte le costruzioni sono in abbandono da tanti anni e devono essere ristrutturate. L’importante è sistemare l’esistente e non consumare suolo.
Un cittadino interviene dicendo che l’agganciamento automatico alla stazione di Sardagna all’arrivo della cabina e alla ripartenza è difficile e scomodo per anziani e passeggini.
Interviene Paolo Santolini, portavoce del Movimento 5 Stelle. che sottolinea l’importanza di partecipare alla vita politica e di andare a votare per permettere un cambiamento in questa amministrazione fallimentare che non avvantaggia i cittadini, ma i gruppi di interesse economici.
Una signora afferma che anche Italia Nostra è contraria a quest’opera; pochi giorni fa ha accompagnato come guida i soci in visita alla chiesetta romanica del 1400, che verrà deturpata da un pilone di sostegno della funivia e sul terreno agricolo di fronte sorgerà l’impattante stazione di arrivo e di partenza della funivia.
Filippo Degasperi di Onda ricorda che sul Bondone non esistono più i centri di aggregazione che funzionavano negli anni 70/80: c’era un Auditorium, una pista di pattinaggio, una discoteca, il Preventorio Alcide Degasperi. Si facevano delle manifestazioni importanti come il trofeo Topolino.
Ma ora di tutto ciò non è rimasto più nulla: perfino in Palon il bar è chiuso.
Interviene anche Giuliano Pantano di Rifondazione Comunista menzionando la devastazione che avrà luogo allo scalo Filzi con lo scavo del tunnel e con le polveri sottili che invaderanno la valle, col pericolo che le frese rompano quel sottile diaframma di argilla che a tutt’oggi impedisce ai veleni di entrare nelle falde acquifere.
Il sindaco sponsorizza la super Trento, finge di ascoltare i cittadini, ma in realtà va avanti seguendo gli interessi delle lobbies.
Nelle loro previsioni passeranno 330 treni merci al giorno, poi dicono che sono ridotti a 200 ma non è possibile che siano così tanti. Scavare un tunnel di quella portata sotto la Marzola per portare in giro un po’ di merci è una follia!I conti non tornano!
Il partecipato incontro si chiude verso le 22.30.
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