A breve anche la politica locale sarà chiamata ad adottare provvedimenti finanziari e fiscali dalla portata storica. Ne va della sopravvivenza del sistema sociale ed economico trentino. Le politiche pubbliche e le misure fiscali ed economiche possono essere adottate con un approccio top-down (chi comanda decide gli altri si adeguano) oppure con un approccio più orizzontale e aperto, “bottom-up” (i cittadini esprimono richieste ed esigenze e chi ricopre incarichi istituzionali si impegna a metterle in pratica). Io sono per il secondo, senza se e senza ma.
Allo stesso tempo va detto che non possiamo prescindere dalla realtà. Per implementare le politiche di cui ci sarà bisogno non potremo fare ricorso solo all’indebitamento delle istituzioni. In molti fanno finta di non saperlo, ma lo Stato alla fine siamo noi ed è su di noi che ricadrà il peso dei troppo debiti. Per questo non possiamo pensare di risolvere tutto solo a colpi di deficit ma serve avere chiaro in mente quanto e come ciascuno sarà chiamato a pagare i costi diretti e indiretti della crisi che seguirà la pandemia, costi che, detto per inciso, molte persone stanno già pagando. A mio avviso è necessario fin da ora prevedere una ripartizione equa dello sforzo fra tutte le categorie sociali, altrimenti il rischio è che a pagare siano sempre i soliti, cioè lavoratori, famiglie, piccole e medie imprese, mentre chi vive di rendita starà sempre meglio a fronte delle difficoltà incontrate da tutti gli altri. È la dinamica di questi ultimi 30 anni, con la classe media ridotta in ginocchio, i poveri sempre più poveri e i ricchi che diventano ricchissimi a spese del resto. Se non interverremo con decisione e consapevolezza, il rischio che questo modello si accentui e diventi irreversibile è dietro l’angolo.
Dalle scelte di metodo e di merito che dovranno essere prese a breve dipenderà il destino di tutta la nostra comunità. Potremo scegliere di affrontarla uniti, facendo ciascuno la sua parte, oppure si potrà chiedere alla parte meno protetta di sobbarcarsi tutto il peso della ricostruzione, come del resto è sempre successo in questi anni. Da parte mia farò tutto il possibile perché la strada prescelta sia la prima e non la seconda.
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