«Il 20 gennaio scorso presentavamo una interrogazione su un ponte agricolo realizzato nel Comune di Storo con oltre 900 mila euro di contributo provinciale che andavano a sommarsi ad altri 500 mila circa messi a disposizione dalle casse comunali. La realizzazione del ponte in questione era stata affidata dal Comune di Storo al Consorzio Miglioramento Fondiario di Darzo e Lodrone ma non risultava appartenere al comune catastale di competenza di quest’ultimo. Al contrario tutto il ponte poggiava sul territorio del CMF di Storo.
Va detto che i CMF godono di agevolazioni in fatto di contributi provinciali rispetto ai Comuni, e quindi appariva comprensibile, anche se non condivisibile, che il Comune avesse cercato di affidare la realizzazione del manufatto ad uno di essi. Incomprensibile risultava però essere la scelta del CMF, fra i 2 quello non titolato ad occuparsi della cosa, visto che i CMF di primo grado possono operare solo sul territorio di competenza.
Esaminando le carte avevamo scoperto anche che dalle autorizzazioni comunali mancavano misteriosamente tutti i riferimenti alla particella 3822/1, quella su cui sbucava il ponte attraversando il Chiese. Una circostanza piuttosto sospetta perché pur essendo collocata ancora in CC Storo la particella in questione poteva apparire dal lato darzese del fiume e quindi indurre un osservatore ignaro della cartografia a credere che fosse collocata in CC Darzo, facendo così sembrare giustificato l’operato di Comune e CMF di Darzo e Lodrone.
A fronte di ciò avevamo posto alla Giunta Provinciale 3 semplici domande, chiedendo come mai la particella 3822/1 non fosse fra quelle sulle quali il Comune di Storo aveva autorizzato il CMF di Darzo e Lodrone a realizzare il ponte, se questo CMF fosse in qualche modo giustificato nell’operare sul territorio di un altro CMF e, visto che in ballo c’erano parecchi soldi pubblici, se la PAT avesse effettuato qualche verifica.
Invitiamo tutti a prendere visione di cosa ci risponda l’assessore Dallapiccola. Una pagina e mezza di chiacchiere prive di alcun collegamento ai nostri quesiti. A nostro avviso una via di mezzo fra la presa in giro e l’occultamento di informazioni. L’unico passaggio degno di nota ci pare quello dove parlando dell’assegnazione del ponte l’assessore scrive:“E’ stato successivamente costituito il consorzio di secondo grado fra il CMF di Storo e il CMF di Darzo e Lodrone che a buon titolo potrebbe gestire l’opera nell’interesse del comprensorio comprendente i due consorzi”, in pratica ammettendo che alla realizzazione del ponte il CMF di Darzo e Lodrone mancava dei necessari requisiti visto che li avrebbe avuti il CMF di secondo grado formato in un secondo momento.
Siccome a farci prendere in giro non ci stiamo e in ballo c’è quasi un milione e mezzo in soldi pubblici sarà nostra cura riproporre l’interrogazione tale e quale fino a quando non arriveranno risposte esaustive. Al tempo stesso stiamo valutando di interessare della questione tutte le Istituzioni che potrebbero “aiutare” la politica provinciale a dire la verità su questa vicenda»
Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle