Quando in Trentino si è promesso il cambiamento qualcuno (tra cui noi) si è preoccupato perché tra le tante marce esiste anche la retro. Ecco che arriva puntuale, ed aspettata, la conferma dei nostri timori.
Nella scorsa estate avevamo lavorato per ottenere l’impegno della Provincia volto al superamento della evidente discriminazione che subiscono i dipendenti dell’APSS (e non solo) https://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_928012.pdf che al termine del servizio non ricevono il TFR secondo le regole dei colleghi dipendenti provinciali (90 giorni) ma con tempi di attesa che possono superare anche i 2 anni.
Su questo tema anche il sindacato si era attivato arrivando a rallegrarsi insieme a noi del risultato ottenuto ). Di fatto l’impegno finanziario della Provincia sarebbe tutto sommato contenuto e soprattutto confinato al primo momento di eventuale adeguamento dei trattamenti dato che con il rientrare degli anticipi la situazione si normalizzerebbe in tempi rapidi.
Purtroppo la nuova Giunta del cambiamento, in base alla risposta appena ricevuta, https://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_998884.pdf sceglie di mantenere lo status quo, discriminazioni comprese, azzerando gli impegni presi e le parole spese da chi li ha preceduti.
Qui il mio intervento in aula dell’estate scorsa DIPENDENTI APSS PENALIZZATI NELL’EROGAZIONE DEL TFR: È ORA DI RIMEDIARE
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