«La notizia, apparsa stamani su un quotidiano locale, che gli enti gestori della formazione professionale sarebbero oggetto di ispezioni dell’Anac in merito ai contributi milionari affidati senza gara, conferma la fondatezza delle nostre denunce. L’intervento di vigilanza dell’Anac, infatti, sarebbe avvenuto d’ufficio sulla base degli atti di sindacato ispettivo da noi presentati in Parlamento, che sono seguiti alle richieste di approfondimento del consigliere Filippo Degasperi. Di fatto, la formazione professionale trentina negli anni è stata inserita in un sistema affidato alla gestione sempre più marcata di enti privati, cui la Provincia riconosce la copertura del 100% dei costi (gli stanziamenti per il triennio in corso sfiorano i 150 milioni di euro) e fornisce gratuitamente laboratori, uffici, impianti e attrezzature: tutto questo per affidamento diretto, cioè senza concorso, e senza alcun controllo sulla qualità dell’insegnamento, sul sistema di assunzioni e sulla tutela degli insegnanti». Lo dichiara il deputato M5S Riccardo Fraccaro, che su questo tema ha presentato ben due interrogazioni parlamentari (4/17016 e 4/16061), alle quali è seguita quella del portavoce presso il Parlamento Europeo Marco Zullo (interrogazione / risposta).
«Negli anni – spiega Fraccaro – la formazione professionale trentina ha subìto un radicale processo di privatizzazione e pare vittima di una gestione discrezionale per quanto riguarda assunzioni, affidamenti, piani di studio, gestione delle risorse. Forse la giunta Rossi considera la scuola come un’appendice funzionale al suo sistema di potere: per il M5S, al contrario, è necessario invertire la rotta e salvaguardare l’autonomia della scuola trentina, tornando a una gestione – anche finanziaria – pubblica e trasparente. Ci aspettiamo che l’Anac faccia la necessaria chiarezza, noi nel frattempo non smetteremo di vigilare».
Riccardo Fraccaro
Deputato della Repubblica Italiana MoVimento 5 Stelle