Giulia Bortolotti: quinto incontro con la cittadinanza della Circoscrizione di Villazzano il 6/02/2025.
Introduce l’incontro Filippo Degasperi che affronta l’assedio edificatorio che c’è stato tra via della Villa e via Torricelle con la costruzione di due complessi, uno di 10 appartamenti e un altro di 12 . I riferimenti giuridici proiettati sullo schermo della sala spiegano la complessa situazione che ha portato a delle deroghe al PRG che hanno permesso di trasformare con un tocco di bacchetta magica, aree agricole di pregio in terreni edificabili. Non si è tenuto conto delle tutele che rendevano i terreni ad uso agricolo con l’obbligo di mantenerli a destinazione prevalentemente agricola cioè permettere l’edificazione solo di abitazioni per gli agricoltori. La stessa dirigente dell’ufficio provinciale preposto, di fronte a questo evidente “insulto alle regole dell’urbanistica” parla di un “artificio dei progettisti”. Ma il sindaco dov’era? Cosa faceva? Sembra molto latitante in questo contesto ed è evidente che agisce con due pesi e due misure,concedendo deroghe alle lobbies di potere in sfregio alle tutele di cui gode un terreno agricolo di pregio e impedendo invece a qualche semplice cittadino di aprire un abbaino o di realizzare un garage o un capanno sul proprio terreno o semplicemente di cambiare il colore degli infissi. Gira la voce che a Trento i condomini vengono costruiti con il silenzio/assenso dell’ amministrazione comunale.Tutto ciò succede, continua Filippo Degasperi, quando il 17% delle abitazioni a Trento non è abitato …Basti pensare in che condizioni si trovano e da quanti anni sia l’ex questura di piazza della mostra sia l’ex ostello di via Manzoni…
Sempre a proposito della speculazione edilizia in atto a Villazzano interviene Alessia Tarter, ex presidente di questa Circoscrizione, ricordando le sue accorate prese di posizione per evitare quella catastrofe tra via Villa e via Torricelle e quanto malessere, malumore e lamentele riscontrava nelle persone che incontrava per strada. Via della Villa, estremamente stretta, costituisce un problema per via delle nuove auto, circa 50, che transiteranno nella zona.
Giulia Bortolotti parla poi del “piano verde” del Comune di Trento, del tutto inesistente; quello che scrivono non corrisponde a quello che fanno; fingono di essere green e poi permettono questi disastri ambientali. Non si fa nulla per il verde, oltre che abbattere alberi a destra e a manca; utilizzano cave dismesse che destinano ad uso produttivo e vengono riempite con i terreni più inquinati d’Europa o forse del globo terracqueo, recuperati dall’ex scalo Filzi. E al posto della stazione delle autocorriere hanno già ideato operazioni di interesse commerciale: un’altra speculazione edilizia pronta, altro che zona di rispetto per la basilica di San Lorenzo! Fanno il solito gioco dei mistificatori: predicano bene e razzolano male. “Noi invece vogliamo un comune uguale per tutti e non ci dicano che siamo quelli del No, solo perchè non vogliamo le grandi opere che favoriscono pochi speculatori danneggiando tutti i cittadini.”
Francesca Osti, portavoce del Movimento 5 stelle, spiega che il bene comune, secondo la nostra amministrazione, è la somma di tanti interessi privati, per esempio di coloro che vogliono traforare la Marzola per fare il solito business ben orchestrato tra politici e imprenditori, come ci insegna l’inchiesta Romeo. “Noi invece vogliamo un coinvolgimento democratico e partecipativo dei cittadini perché possano avere voce in capitolo su ciò che li coinvolge in prima persona. Basti pensare che l’amministrazione comunale ha imposto la costruzione di 29 tralicci di altezza dai 24 ai 42 metri per un nuovo eletrodotto su un’area di 9 km alle pendici della Marzola e del Cimirlo esboscando in maniera indiscriminata con un impatto paesaggistico devastante e conseguenti prevedibili danni a flora e fauna su tutta la fascia pedemontana.”
Giuliano Pantano di Rifondazione Comunista ricorda che Trento è stata oggetto di speculazione edilizia già negli anni 1999, come ben spiegato in una loro pubblicazione dei dati terrificanti dell’inquinamento della Sloi. Bisogna recuperare gli edifici dismessi non costruirne di nuovi, il consumo di suolo deve essere zero ma non solo a parole.
Interviene quindi l’ex presidente della circoscrizione di Sardagna Giulia De Gasperi, che ha ripercorso la vicenda della mancanza di parcheggi nel sobborgo di Sardagna dove non c’è stato un confronto politico, un dibattito e la ricerca di una soluzione, ma invece è stata scelta la linea dura da parte dell’amministrazione.Questo dunque il motivo delle sue dimissioni.
A seguire altri interventi e l’ultimo in particolare è stato davvero significativo: uno studente universitario che frequenta la facoltà di Beni Culturali di Trento ha sottolineato e spiegato l’importanza del paesaggio che va tutelato come si fa per un’opera d’arte e non va stuprato con orribili colate di cemento che deturpano il paesaggio, come stanno facendo geniali progettisti, commissioni edilizie e non ultimo il sindaco di Trento.
Questo ragazzo ha dato a tutti i presenti, con semplicità ed umiltà, una lezione di educazione alla bellezza, che purtroppo abbiamo perso, abituati come siamo ad essere circondati da brutture che arricchiscono i soliti noti e impoveriscono il nostro orizzonte visivo ed emotivo e quindi la nostra anima.
a cura del Comitato di Redazione
Scopri di più da Associazione Trentino 5 Stelle
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.