Il 5.07.2024 presso la sala della Verruca di Trento l’assemblea popolare dei comitati No Tav.

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Introduce Lorenza Herlinger: annuncia la nascita di un nuovo comitato a Cristo Re, segno che i cittadini dissidenti non si fermano, ma nemmeno i proponenti dell’opera i quali hanno depositato al Ministero il nuovo PUT  “Piano di Utilizzo delle Terre di scavo” nonostante i nostri esposti che hanno evidenziato le carenze di questo piano. I comitati cercheranno di capire questo documento in modo da evitarne l’approvazione automatica. Le cose che stanno accadendo portano purtroppo verso una guerra e un nuovo tipo di colonialismo. RFI  sta espropriando le nostre terre, ci impedisce di vivere in un ambiente salubre e ricco di acque. Noi ci opponiamo al fatto che i diritti dei cittadini siano marginalizzati pur sapendo che stiamo lottando contro un sistema in cui non contiamo più nulla.

Interviene Elio Bonfanti: i dirigenti dell’Appa (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) fanno finta di non sapere nulla, il tentativo è quello di far passare il progetto del PUT senza che nessuno faccia niente; dopo 60 giorni dal deposito di questo atto esso diventerà operativo e questo darà impulso ai lavori della costruzione del tunnel anche se i tempi necessari per completare l’opera saranno di 50 anni. I 60 giorni scadono i primi di agosto, dopo sarà difficile fermare i lavori di inizio dei cantieri. Si gioca sempre tutto sul fatto che i fautori dell’opera negano che quei terreni siano inquinanti e fanno sparire i piezometri che attestano inequivocabilmente il gravissimo inquinamento. Anche l’Osservatorio ambientale e per la sicurezza sul lavoro nega che la falda sia inquinata e consente che il terreni estratti vengano collocati in varie zone del Trentino: la zona di Camparta di Meano sarà interessata da uno spaventoso aumento del traffico su quella strada già pesantemente utilizzata dai camion che trasportano il porfido, altri siti in cui verranno depositati i materiali di scavo sono Acquaviva, dove sono messe a rischio preziosissime sorgenti di acqua, val Camino di Civezzano, Miravalle di Ala, Pozze Lunghe di Predaia. Inutile aggiungere che è alta la preoccupazione legata alla movimentazione di tutti questi terreni contaminati e alla possibilità che le contaminazioni si diffondano ulteriormente a causa dei lavori. Una quantità enorme di materiali dovrebbe finire in discariche speciali, abilitate a trattare prodotti contaminati da piombo e da idrocarburi policiclici aromatici, con costi di bonifica altissimi.

Il 15/07 avrà luogo la convocazione del Sindaco Ianeselli al Consiglio Circoscrizionale di Meano per avere delle spiegazioni circa il peggioramento della qualità di vita degli abitanti della zona.

L’11/07 dalle ore 10 alle 18 (non continuativamente) avrà luogo un presidio davanti agli uffici dell’APPA in piazza Vittoria.

A Cristo Re è attivo un gruppo whatsApp che deve monitorare i lavori di bonifica del rio Lavisotto: controlla se si lavora in ambiente confinato, se si percepiscono odori, o compaiono macchie oleose nell’acqua.

Giovedì 18 dalle ore 10 alle 12 ci sarà un presidio all’APSS di Viale Verona, palazzo Stella. Il periodo estivo non è propizio alle manifestazioni di lotta e non è casuale che abbbiano scelto questo periodo. Questa partita deve essere incisiva, perchè più i piani vengono approvati, più ci si avvicina al disastro ambientale, conseguenza della grande opera in atto. Solo noi possiamo difendere i nostri diritti. E’ importante innanzitutto fermare  il PUC (Piano di Utilizzo delle Terre). Chiediamo la bonifica integrale dei terreni inquinati di Trento Nord.

Prende la parola Franco del Comitato di Mattarello.

A Mattarello è sotto gli occhi di tutti che i lavori sono iniziati sia pur lentamente e che i tempi saranno senz’altro allungati. RFI e il Ministero hanno ammesso che alcune sorgenti verranno perse. L’esposto in procura per il deposito di materiali su una Collinetta a est sotto la Vigolana ha prodotto lo stop di quei lavori. RFI ha annunciato che i lavori causeranno lo spostamento di un milione di metri cubi di materiali. Anche Besenello è molto coinvolto in questo disastro. Dovranno spostare la strada statale. Siamo in pochi ad insistere per informare le persone, nemmeno il sindacato ci appoggia, la Coldiretti e il mondo contadino si sono arresi. I cittadini non si stanno rendendo conto della portata di questi lavori e dell’impatto che avranno sulla loro vita per tantissimi anni.

In piazza Cantore è stata staccata la targa che ricorda i morti della Sloi per cui il giorno 13 luglio alle 9.30 si terrà una piccola cerimonia per rimettere la targa al suo posto e per ricordare a tutti che la Sloi uccide ancora.

Mauro di Roncafort Attiva ricorda la biciclettata di domani che partirà alle 9:30 dal parco di Roncafort e che avrà come destinazione il parco di Mattarello. 

Altro problema che sorgerà in seguito ai lavori sarà la sistemazione  delle centinaia di lavoratori che confluiranno nella zona di Trento nord per gli scavi del bypass: dove verranno alloggiati ? Dove troveranno i servizi?

L’ingegner Claudio Geat ricorda che nella bonifica di via Lavisotto sono stati compiuti diversi errori perchè non si sono seguiti  i protocolli di messa in sicurezza, per cui come Circoscrizione è stato depositato e protocollato un documento che evidenzia queste criticità. 

Venerdì 12/07 alle ore 18.00 presso la stazione di Trento ci sarà un presidio contro la militarizzazione del settore ferroviario ed il passaggio delle infrastrutture sotto il controllo dell’industria militare Leonardo, al fine di assecondare l’escalation alla guerra voluta dalla Nato.

In conclusione Roberto Chiomento e Antonio Marchi commemorano gli attivisti Annamaria e Silvano della Val di Susa recentemente scomparsi. L’assemblea si chiude alle ore 23.00.

 

A cura del comitato di redazione. 

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