Il sindaco di Riva, dopo che la sua amministrazione ha sbagliato il deposito degli atti per il consiglio comunale, è arrivato perfino a lamentarsi con le opposizioni che hanno richiesto il rinvio della discussione sulla gelateria punta Lido.
Con quale faccia tosta il sindaco può oggi lamentarsi dopo che ha ritardato per un anno intero la discussione in consiglio ed ha tentato di annacquare il tutto con la farsa dell’adunanza pubblica svoltasi nel novembre scorso?
Se avesse depositato gli atti qualche giorno prima (come abbiamo sempre richiesto) e non all’ultimo minuto ci sarebbe stato tutto il tempo per rimediare ad un disguido tecnico che è sempre possibile.
Il sindaco invece, pretende sempre la disponibilità dalle opposizioni però lui e la sua giunta non la concedono mai.
E questo è dimostrato dal fatto che ora si vuole passare sopra al volere di 300 cittadini che hanno chiesto semplicemente di discutere un progetto che non rispetta minimamente il valore paesaggistico di Riva del Garda.
È evidente che non si è ancora capito (oppure non si vuole assolutamente capire) cosa sia la partecipazione e nemmeno fornire questo strumento di democrazia diretta ai cittadini.
Si preferisce predicare male e razzolare peggio.
consigliere comunale Riva del Garda
Matteotti Andrea