Infiltrazioni criminali in Trentino: l’operazione Perfido e l’impegno del M5S

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Nei giorni scorsi è stato avviato il filone processuale dell’operazione Perfido con riguardo al coinvolgimento colletti bianchi mettendo in evidenza ulteriori risvolti delle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Trentino. La questione ha assunto una rilevanza tale che ben 15 posizioni, tra cui politici e imprenditori, sono passate al vaglio del giudice dell’udienza preliminare. Questa notizia, al di là dei comportamenti con rilevanza penale, sottolinea come il fenomeno delle infiltrazioni criminali non sia più un problema che deve essere messo ai margini della dibattito pubblico ma deve generare discussione per stimolare una presa di coscienza e un’azione concreta per adottare misure di prevenzione.

Il merito del M5S

Se oggi la magistratura si occupa delle infiltrazioni criminali in Trentino, gran parte del merito va al Movimento 5 Stelle, che su stimolo del Coordinamento Lavoro Porfido ha forzato le istituzioni a prendere coscienza di un problema che era stato ignorato per troppo tempo. Già dal 2015 , il deputato Riccardo Fraccaro sollevò la questione in Parlamento, denunciando la presenza della ‘ndrangheta nel settore del porfido. Un’iniziativa pionieristica, vedasi ad esempio la discussione in commissione giustizia dell’interrogazione 5/11690 con relativa replica, che mise in moto un’importante riflessione su un tema spesso relegato all’ombra.

L’impegno della deputata Stefania Ascari

Negli ultimi anni, la deputata Stefania Ascari, componente della commissione antimafia, ha raccolto il testimone continuando a mantenere alta l’attenzione sulle infiltrazioni criminali in Trentino. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il Governo ha dimostrato una certa reticenza nel fornire riscontri significativi, rispondendo solo a una delle numerose interrogazioni presentate. Questo comportamento solleva interrogativi sul livello di impegno delle istituzioni statali in un tema così delicato.

Le interrogazioni senza risposta

Le interrogazioni in attesa di risposta riguardano temi di grande importanza:

  1. Interrogazione 5/00178 del 22 dicembre 2022: per chiedere se e quali iniziative, anche di carattere normativo, il Governo ritenga opportuno adottare per risolvere le criticità relative ai rapporti tra imputati e impresari del porfido onde scongiurare il grave impatto dell’allarmante fenomeno mafioso.
  2. Interrogazione 4/00595 del 6 marzo 2023: per chiedere chiarimenti sull’anomala riammissione di alcuni imputati alla possibilità di accedere al rito abbreviato (unica interrogazione con risposta).
  3. Interrogazione 4/00830 del 13 aprile 2023: per chiedere al Governo se risultino, per quanto di competenza, eventuali procedimenti penali nei confronti dei carabinieri di Albiano in servizio all’epoca dei fatti denunciati nell’esposto-denuncia menzionato nelle premesse dell’interrogazione, e quali iniziative di competenza si intendano adottare circa l’eventuale configurabilità dell’azione disciplinare nei confronti degli stessi.
  4. Interrogazione 4-01617 del 14 settembre 2023: se il Governo disponga di elementi circa il rapporto tra un dipendente della pubblica amministrazione statale e uno degli imputati nel processo Perfido anche al fine di valutare eventuali provvedimenti di competenza.
  5. Interrogazione 4-01616 del 14 settembre 2023: se e quali iniziative di competenza abbia messo in atto, anche tramite il Commissariato del Governo per la provincia di Trento, per verificare l’osservanza delle disposizioni di legge in materia elettorale e per valutare una commissione d’accesso per le vicende che hanno coinvolto imputati nell’operazione Perfido, amministratori locali e candidati alle elezioni provinciali.
  6. Interrogazione 4-01752 del 19 ottobre 2023: per chiedere al Governo se e quali iniziative di competenza abbia messo in atto, anche tramite l’ufficio elettorale del commissariato del Governo per la provincia di Trento, per assicurare l’osservanza delle disposizioni di legge in materia elettorale e prevenire le eventuali ipotesi di violazione dell’articolo 416-ter codice penale (scambio elettorale politico-mafioso) nel corso dello svolgimento della campagna elettorale che ha preceduto le elezioni del Presidente e del Consiglio della provincia autonoma di Trento del 22 ottobre 2023.

Il monitoraggio continua

Il M5S nel corso degli anni ha monitorato attentamente le vicende collegate all’operazione Perfido e alle infiltrazioni criminali in Trentino. La lotta e la prevenzione contro la criminalità organizzata sono una priorità, la politica non dovrà fermarsi finché non si sarà garantito un ambiente sano e sicuro per tutti i cittadini. Il M5S continuerà a farsi portavoce delle istanze che richiedono azioni concrete e decisive da parte delle istituzioni.

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