Riguardo al tema della salvaguardia dell’edificio che ospita Gelateria Punta Lido rispondiamo molto volentieri alle provocazioni del presidente Morandi e della commissione per la pianificazione territoriale e tutela del paesaggio. In premessa va ribadito che noi non siamo assolutamente contrari ad un progetto di ristrutturazione della Gelateria Punta Lido in quanto siamo consapevoli della necessità di mettere mano all’edificio forse anche a causa della mancanza di interventi di ordinaria manutenzione.
Respingiamo al mittente l’accusa gratuita di “fare polemica” facendo presente che la volontà di difendere un simbolo ampiamente riconosciuto di Riva è assolutamente trasversale e molto diffusa nei cittadini tanto è vero che in poco tempo più di trecento persone hanno sottoscritto la raccolta firme che non porta alcun simbolo politico.
I vari architetti, sindaci, vicesindaci e presidenti di Commissione condividono la demolizione solo perché “l’immobile non riveste interesse sotto il profilo storico architettonico”. E’ chiaro dal nostro punto di vista che questa è solo una interpretazione formale a livello urbanistico. E’ altrettanto evidente che la commissione si è completamente dimenticata della tutela del paesaggio che pure è uno dei due compiti principali della commissione stessa. Per tantissimi cittadini rivani ed anche per moltissimi ospiti quell’edificio riveste un grandissimo valore sotto il profilo paesaggistico e soprattutto affettivo facendo parte della memoria dei cittadini rivani da più di un secolo.
Chi pensa alla demolizione dimostra di non conoscere minimamente oppure di non tenere nella minima considerazione i sentimenti di appartenenza e la memoria dei cittadini rivani. Oltre ad imporre una architettura anonima si vuole togliere ai cittadini rivani ogni memoria della propria vita .
Ci piacerebbe conoscere l’opinione dei veneziani se si proponesse di mettere uno scatolone del genere in piazza S.Marco a Venezia.
Quanto all’asserzione di Malfer che “un inserto contemporaneo, in termini di paesaggio, può produrre un plusvalore”, facciamo notare che può valere anche l’esatto contrario soprattutto perché i turisti vengono a Riva in cerca del nostro paesaggio e della natura.
I nostri ospiti non vengono a Riva del Garda per vedere le “opere moderne” tipo l’impattante neo-scatolone costruito (speriamo davvero provvisoriamente) con soldi pubblici in riva al lago, ma per soggiornare in un ambiente naturale in armonia con la storia e la popolazione locale. Noi non siamo ne vogliamo essere un fenomeno da baraccone o roba tipo Las Vegas.
Commissione ed amministratori giustificano la demolizione dicendo che “tale scelta è stata condivisa da anni e da più soggetti” . Da cittadini firmatari della petizione e della richiesta di istruttoria pubblica respingiamo questa scusa farlocca visto che alla cittadinanza rivana non è mai stato chiesto niente e sopratutto perché si è provveduto a tenere tutto ben nascosto. Se poi parliamo dei costi e di chi pagherà tutto questo è buio pesto.
Come Movimento 5 Stelle Alto Garda e Ledro ci auguriamo che l’amministrazione comunale, in quanto proprietaria dell’immobile, sospenda immediatamente il progetto e avvii l’istruttoria pubblica per decidere assieme a tutti i cittadini il futuro della Gelateria Punta Lido
Flavio Prada
Andrea Matteotti
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Comune di Riva del Garda
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