Nei giorni scorsi la stampa locale ha evidenziato che la raccolta differenziata in spiaggia è fasulla poiché alla fine tutti i bidoni confluiscono nell’indifferenziato. Ancora una volta siamo alla farsa, se non a qualcosa di molto peggio visto che si potrebbe ravvisare anche qualche risvolto penale. Ma ci auguriamo che di questo se ne occuperà la magistratura, confidando che il relativo fascicolo venga passato rapidamente alla Corte dei Conti competente ad indagare sullo sperpero dei soldi pubblici.
Di fronte a questo evidente fallimento della raccolta differenziata, come MoVimento 5 Stelle vogliamo sottolineare la completa inefficienza ed inadeguatezza dell’amministrazione comunale di Riva del Garda e della Comunità Alto Garda e Ledro. Sono anni che i portavoce dell’Alto Garda chiedono conto del fatto che la nostra comunità sia agli ultimi posti in Trentino per la raccolta differenziata. Hanno chiesto più volte un cambio deciso di rotta e l’adozione di un diverso approccio che consenta ai cittadini e turisti di collaborare per ottenere un obbiettivo comune.
Ma tutto questo non può fare a meno dei controlli, visto che la qualità della nostra raccolta differenziata è molto scarsa, come dimostrato dal fatto che il livello di impurità è costantemente superiore al 20% con conseguente aggravio di costi che si riversa direttamente sulle tariffe pagate dai cittadini.
Consapevoli di questo nel febbraio 2017 i portavoce locali hanno presentato un emendamento al bilancio del comune di Riva del Garda, chiedendo l’intensificazione dei controlli con il seguente testo:
“La vigilanza ed il controllo del servizio di raccolta, trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, raccolte differenziate comprenderanno anche il monitoraggio a campione dei vari punti di raccolta al fine di determinare i precisi dati qualitativi e quantitativi per le varie frazioni e quindi stabilire l’efficienza complessiva del servizio.”
Tale emendamento è stato approvato dal Consiglio comunale ed è quindi entrato a far parte integrante del Bilancio comunale e come tale è diventato un obbiettivo per l’amministrazione comunale che ha quindi l’obbligo di metterlo in atto. Visti i fatti incresciosi accaduti è evidente che non c’è stato alcun tipo di controllo oppure, se c’è stato, è stato una sceneggiata pure quello.
Crediamo che l’assessore Accorsi e il presidente Malfer non possano cavarsela buttando tutta la responsabilità sulla cooperativa.
Infatti la responsabilità maggiore è di chi ha il compito di controllare che quindi o non ha controllato o non ha fatto controllare, creando un danno economico e di immagine a tutta la comunità. Cioè a tutti quei cittadini che si impegnano per fare la raccolta differenziata e pagano pure una tariffa per la raccolta che non corrisponde minimamente ai risultati.
Per questo noi candidati del MoVimento 5 stelle, insieme ai portavoce già eletti, ci chiediamo, se le persone che amministrano l’Alto Garda siano all’altezza. O forse sono estremamente competenti , ma non considerano di loro interesse le tasse o il futuro ambientale dei cittadini.
In entrambi i casi crediamo che l’assessore Accorsi ed il presidente della Comunità Malfer debbano prendere seriamente in considerazione la possibilità di dimettersi.
Per discutere di questo e tanti altri argomenti il movimento incontrerà i cittadini venerdì 14 alle 18.00 presso la Birreria Arciduca di Arco, in Largo Pina 3.
Il MoVimento 5 Stelle dell’Alto Garda
ed i candidati consiglieri provinciali:
Claudia Gino, Olga Dalponte e Giulio Angelini.