Dopo l’assessore Zeni, che il 4 aprile ha affermato che entrambe le termoculle sono “pienamente trasportabili”, oggi è l’APSS che, afferma in un comunicato stampa piuttosto vago che “l’Unità operativa Trentino emergenza 118 con il suo personale è in grado di gestire le procedure di movimentazione della termoculla (quale?) .. con tutte le situazioni in cui è richiesta”.
Peccato che con questa affermazione smentisca se stessa. Non si mette in dubbio la disponibilità e l’efficienza del personale, ma è proprio l’U.O. di Trentino emergenza a indicare nel giugno 2016 (vedi qui l’allegato) che l’incubatrice Burke Burke (quella in dotazione all’elicottero Agusta) è trasportabile “solo con mezzi su gomma e NON con gli elicotteri”.
Sempre l’U.O. di Trentino emergenza, sempre nel giugno 2016 (vedi qui l’allegato) chiarisce anche che ci sono distretti (D1, D8, D 9) in cui non sono disponibili ambulanze su cui la termoculla Burke Burke possa viaggiare.
Se tutto fosse “pienamente” funzionante…perché spendere altri 29mila euro per un nuovo carrello?
Questo uno dei quesiti più banali, ne rimangono molti altri (per esempio, il nuovo carrello viaggerà sull’elicottero?) che ci riserviamo per le prossime “precisazioni”.
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Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle