Secondo l’assessore Zeni le due termoculle a disposizione dell’APSS sono “pienamente trasportabili”. Purtroppo i documenti ci dicono che l’assessore è stato male informato.
La termoculla è una dotazione vitale nel caso di parti precipitosi con complicanze, soprattutto in Trentino dopo che i punti nascita di Arco, Tione e Cavalese sono stati chiusi.
Secondo quanto risulta a noi il trasporto dell’incubatrice denominata Burke-Burke, che dovrebbe volare con l’Agusta AW 139, è previsto “solo su gomma e NON con gli elicotteri in dotazione all’elisoccorso”.
E’ costata 90.837 euro + IVA, sono stati spesi ulteriori 7.350 euro per 2 carrelli ma per risolvere i problemi ne serve uno motorizzato da 29mila euro. Altro aspetto interessante, scopriamo che l’incubatrice pesa 154 kg e per movimentarla servono 6 (sei) operatori. Sarebbe interessante capire dove si recuperano magari la notte, in qualche valle trentina e in situazioni di emergenza.
Tornando all’affermazione dell’assessore (le termoculle sono “pienamente trasportabili”) i documenti dell’APSS attestano che il modello Burke-Burke il cui costo con i nuovi accessori arriverà poco lontano dai 150mila euro, non può viaggiare nemmeno sulle ambulanze a disposizione del 118 proprio nei distretti in cui sono stati chiusi i punti nascita (D1, Cavalese, D8, Tione e D9, Arco).
Vien da chiedersi chi sia il responsabile di queste scelte ma come sempre accade in Trentino siamo certi che la domanda rimarrà senza risposta.
Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle
Il question time e qui sotto il video