A giudicare dai resoconti autocelebrativi della maggioranza comunale, pare che a Levico sia tutto rose e fiori. Peccato che la realtà delle cose sia diversa e ben più complessa, rispetto a quella che sindaco e giunta vanno sbandierando.
Sintomatica la recente discussione in consiglio del bilancio consuntivo, che è stato approvato con 10 voti favorevoli su 18 totali: altro che maggioranza granitica, la votazione è andata buon fine per il rotto della cuffia, visto che 10 è il numero minimo dei voti necessari per poter andare avanti. Una situazione a dir poco imbarazzante, confermata anche nella successiva fase di elezione del revisore dei conti: in questo caso, con votazione segreta, i 10 voti sono scesi a 8, a conferma della totale mancanza di coesione e dell’assenza di un progetto condiviso tra le forze di maggioranza, nonostante il sindaco si sforzi di far apparire il contrario.
Il livello di imbarazzo ha raggiunto l’apice al momento della votazione dell’ultimo punto dell’ordine del giorno: dopo lunghi attimi di indecisione, il sindaco ha dovuto abbandonare l’aula per una presunta incompatibilità causata dal suo ennesimo incarico, quello cioè di consigliere nel Cda di Set, incarico che fra l’altro non compariva ancora tra i quelli indicati sul suo profilo nel sito web del Comune!
Una situazione che a prima vista sembrerebbe tragicomica, ma che invece è molto grave, perché i cittadini di Levico hanno tutto il diritto di essere amministrati da una maggioranza solida e coesa. Invitiamo i levicensi a non fermarsi alle apparenze e a diffidare dei proclami autocelebrativi dietro a cui sindaco e giunta cercano invano di nascondere uno scollamento e una mancanza di progettualità sempre più evidenti.
MoVimento 5 Stelle
Cons. comune di Levico Terme Mauruzio Dal Bianco