E finalmente lo leggiamo a chiare lettere.
Occorre “gestire” i consigli circoscrizionali.
Questo in sintesi il pensiero dell’ex presidente della Circoscrizione Centro Castellani, dimissionario per dissidenze interne.
Al pari del suo omologo di Lizzana, infatti, si è trovato in difficoltà a gestire pensieri difformi da quelli della maggioranza comunale.
Tanto che Castellani invoca, praticamente, il vincolo di mandato.
Non polemizzo, perché c’è poco da polemizzare.
Assisto alla triste realtà che da ora la Giunta sarà impegnata in uno duro e faticoso lavoro di ricamo politico per ricucire strappi personali e personalistici.
Addirittura si invoca l’intervento del Sindaco per risolvere le diatribe e leggiamo di consiglieri comunali che interferiscono nel lavoro di libere circoscrizioni, come a cercare di imbavagliarle.
Probabilmente sono in buona fede, ma evidentemente sono tutti in fibrillazione nel terrore di perdere le redini dei Consigli Circoscrizionali.
Cosa succederebbe se due delle maggiori di queste cadesse nelle mani di presidenti non allineati? Questi avrebbero il potere di bloccare totalmente il lavoro della Giunta e del Consiglio Comunale. Avendoli equiparati a consiglieri comunali aggiunti, la maggioranza ha scommesso sul loro controllo…e ora la loro stessa riforma si è ritorta contro. Lo avevamo detto in Consiglio Comunale.
Negando tutto quello che è stato raccontato in Consiglio Comunale, la maggioranza, infatti, ha presentato la riforma delle circoscrizioni come un anello fondamentale per la partecipazione dei cittadini. Invece assistiamo a litigi furibondi tra fazioni di eletti. Uno spettacolo deprimente che costerà settimane di lavoro che invece potrebbe essere impiegato per il bene pubblico.
Che questo poi sia successo subito dopo l’approvazione dello stipendio di “soli” 300 euro lordi mensili, fa pensare che resistere agli attacchi interni per così poco, per qualcuno non ne valga affatto la pena.
Fallimento della maggioranza consiliare? Vittoria della minoranza, e in particolare del Movimento 5 Stelle che con una pressione mediatica senza precedenti in Consiglio Comunale, ha evidenziato l’incongruenza e lo scandalo dello stipendio ai Presidenti?
Noi l’avevamo preannunciato. Fate diventare le circoscrizioni luogo di potere e i consiglieri si atteggeranno a politici di professione.
Il potere deve essere dato ai cittadini.
Questo teatrino è l’esempio di come la democrazia rappresentativa possa fallire miseramente.
La nostra idea di circoscrizione è assembleare. Mediata da esperti di partecipazione che possano veicolare le esigenze e le istanze dei cittadini in forma diretta. Senza consiglieri che litigano tra loro perché sono civici, popolari, di destra o di sinistra.
Le circoscrizioni devono essere dei cittadini. Non dei partiti politici.
Occorre “gestire” i consigli circoscrizionali.
Questo in sintesi il pensiero dell’ex presidente della Circoscrizione Centro Castellani, dimissionario per dissidenze interne.
Al pari del suo omologo di Lizzana, infatti, si è trovato in difficoltà a gestire pensieri difformi da quelli della maggioranza comunale.
Tanto che Castellani invoca, praticamente, il vincolo di mandato.
Non polemizzo, perché c’è poco da polemizzare.
Assisto alla triste realtà che da ora la Giunta sarà impegnata in uno duro e faticoso lavoro di ricamo politico per ricucire strappi personali e personalistici.
Addirittura si invoca l’intervento del Sindaco per risolvere le diatribe e leggiamo di consiglieri comunali che interferiscono nel lavoro di libere circoscrizioni, come a cercare di imbavagliarle.
Probabilmente sono in buona fede, ma evidentemente sono tutti in fibrillazione nel terrore di perdere le redini dei Consigli Circoscrizionali.
Cosa succederebbe se due delle maggiori di queste cadesse nelle mani di presidenti non allineati? Questi avrebbero il potere di bloccare totalmente il lavoro della Giunta e del Consiglio Comunale. Avendoli equiparati a consiglieri comunali aggiunti, la maggioranza ha scommesso sul loro controllo…e ora la loro stessa riforma si è ritorta contro. Lo avevamo detto in Consiglio Comunale.
Negando tutto quello che è stato raccontato in Consiglio Comunale, la maggioranza, infatti, ha presentato la riforma delle circoscrizioni come un anello fondamentale per la partecipazione dei cittadini. Invece assistiamo a litigi furibondi tra fazioni di eletti. Uno spettacolo deprimente che costerà settimane di lavoro che invece potrebbe essere impiegato per il bene pubblico.
Che questo poi sia successo subito dopo l’approvazione dello stipendio di “soli” 300 euro lordi mensili, fa pensare che resistere agli attacchi interni per così poco, per qualcuno non ne valga affatto la pena.
Fallimento della maggioranza consiliare? Vittoria della minoranza, e in particolare del Movimento 5 Stelle che con una pressione mediatica senza precedenti in Consiglio Comunale, ha evidenziato l’incongruenza e lo scandalo dello stipendio ai Presidenti?
Noi l’avevamo preannunciato. Fate diventare le circoscrizioni luogo di potere e i consiglieri si atteggeranno a politici di professione.
Il potere deve essere dato ai cittadini.
Questo teatrino è l’esempio di come la democrazia rappresentativa possa fallire miseramente.
La nostra idea di circoscrizione è assembleare. Mediata da esperti di partecipazione che possano veicolare le esigenze e le istanze dei cittadini in forma diretta. Senza consiglieri che litigano tra loro perché sono civici, popolari, di destra o di sinistra.
Le circoscrizioni devono essere dei cittadini. Non dei partiti politici.
MoVimento 5 Stelle – Comune di Rovereto
Portavoce consigliere comunale – Paolo Vergnano