M5S Ala: Interrogazione sul permesso di costruire

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  • Categoria dell'articolo:Urbanistica

Presidente del Consiglio
Sindaco
Segretario comunale

OGGETTO : Interrogazione a risposta scritta. Invito alla riflessione sul permesso di costruire n. 26 del 21.09.2018.

Ill.mo Sindaco.

In merito all’interrogazione di data 25.10.2018 prot.18793 ed alla risposta fornitami in data 08.11.2018 prot, 19931 evidenzio di non aver invaso il campo del difensore civico sulla questione che Lei definisce avere le connotazioni di mero interesse privatistico, relativa al permesso di costruire n. 26 del 21.09.2017.

Intendo comunque sottolineare il fatto che l’amministrazione pubblica deve perentoriamente rispondere al cittadino nel termine di 30gg. fissato dalla legge.

Nel caso in questione prendo atto che all’interessato cittadino la S.V. doveva ancora rispondere dopo 64 giorni alla sua terza lettera, ben oltre i termini consentiti dalla legge, e prendo atto che abbia risposto solo contestualmente alla gradita nota inviatami il 08.11.2018.

Devo peraltro contraddirla sulle affermazioni in merito al rilascio del permesso di costruire.

Infatti, la giurisprudenza afferma con chiarezza che in sede di rilascio del permesso di costruire incombe sull’amministrazione l’onere di verificare il rispetto di limiti privatistici a condizione, come nel caso in questione, che essi siano immediatamente conoscibili ed effettivamente e legittimamente conosciuti , nonché del tutto incontestati (TRGA BOLOGNA N. 922/2014- TAR NAPOLI SEZ IV N. 1165/2011 CDS SEZ IV N. 6332/2007 CDS SEZ IV 1206/2007). Era evidente l’inopportunita’ della realizzazione di balconi aggettanti uno spazio comune non completamente in disponibilità del richiedente il permesso di costruire in oggetto e cio’ era anche facilmente rilevabile con l’utilizzo di Openkat in fase di istruttoria della pratica.

La sentenza del Consiglio di Stato n. 5115/2018 da Lei richiamata va integrata con l’altra massima contenuta nella sentenza stessa, relativa al fatto che la clausola “fatti salvi i diritti di terzi”, non solleva l’amministrazione dall’obbligo di condurre le necessarie verifiche circa l’effettiva legittimazione del soggetto richiedente il permesso di costruire. Fatto che evidentemente non è stato eseguito con opportuna diligenza dagli uffici.

La S.V. ha il compito di assicurare un ordinato svolgimento dell’attività urbanistica, che deve risultare anche conforme all’assetto dei rapporti interprivati relativi all’area interessata dall’intervento. Assentire la realizzazione di opere edilizie a soggetti privi del necessario titolo di godimento sull’immobile, significherebbe alimentare il contenzioso fra le parti, con grave danno per l’interesse pubblico sull’armonico sviluppo dell’attività di trasformazione urbanistica. L’intervento del sottoscritto è quello di richiamare l’attenzione non sul mero interesse privatistico, ma sull’interesse pubblico di voler evitare vengano emessi provvedimenti nel mancato rispetto della Legge.

La realizzazione dei poggioli a sbalzo sulla proprietà comune non rientra nell’utilizzo previsto e sancito dall’ articolo n. 1102 del codice civile, come da Lei interpretato, in quanto vi è incidenza diretta sulla luminosità dei luoghi e il dovuto ricambio d’aria che con le costruzioni autorizzate viene modificato.

L’articolo 1102 ammette le opere sulle parti comuni a condizioni che non risulti alterata la destinazione del bene comune, non pregiudichi la stabilita e il decoro architettonico dell’edificio e non diminuisca sensibilmente la fruizione di aria e luce per i proprietari dei piani inferiori.

La giurisprudenza è unanime inoltre nell’ affermare che la costruzione di manufatti aggettanti il cortile comune di un fabbricato è preclusa al singolo in quanto va ad alterare la destinazione di quel bene e la colonna d’aria sovrastante con l’utilizzazione della stessa ai fini esclusivi.

(CASS N. 3098/2005- 17208/08 CASS 17.4.2012, N.6004)

L’allegato alla Sua nota del 08.11.2018 prot. 19931 appare inconferente all’argomento da Lei trattato.

Sulla base della narrazione in premessa La invito a riflettere sul permesso di costruire n.26 del 21.09.2017 ed interrogo la S.V. per conoscere le Sue convinzioni in materia e se intende agire in autotutela con emissione di ordinanza di rimessa in ripristino dell’opera realizzata limitatamente ai poggioli che gravano il comune cortile.

Con distinti ossequi.

 

 

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