La notizia di ieri dell’ennesima causa persa da parte del comune di Riva del Garda, rivela anche dei particolari inquietanti e dipinge un quadro di estrema gravità. La sentenza recita: «L’indimostrata sussistenza in atti di ragioni d’interesse pubblico, unita alla mancanza di una adeguata e doverosa ponderazione anche al fine di un bilanciamento delle contrapposte esigenze dei privati, rilevano quali elementi significativi rispetto alla correttezza dell’esercizio del potere dell’amministrazione e alla sua coerenza coi parametri costituzionali d’imparzialità e buon andamento»
Alla luce di queste parole sorge spontanea una domanda: vuol dire che l’amministrazione comunale usa due pesi e due misure e agisce politicamente per aiutare o ostacolare i privati a seconda della vicinanza, appartenenza o simpatia? Se così fosse sarebbe un fatto gravissimo. Se fosse così, il sindaco Mosaner non potrà fare altro che dimettersi. Un tribunale si è espresso, ha proferito una sentenza che è di una gravità inaudita, visto che se si agisce così in un caso particolare si può presumere che si possa agire allo steso modo in altri casi. Non esiste più il principio di imparzialità. Si spera sia un caso isolato.
Però se si guarda da un altro angolo, il comportamento della amministrazione in questo caso è ancora più deleterio. Non solo hanno praticato una arbitrarietà ma hanno voluto resistere in tribunale anche se erano in evidente torto. Oltretutto, chi pagherà il conto?
Questa amministrazione si dimostra sempre di più autoreferenziale, arrogante e distante dagli interessi della collettività. Noi chiediamo più correttezza e trasparenza, in tutti gli ambiti, compreso quello del consiglio comunale dove spesso accade che venga meno il regolare e limpido svolgere di una consigliatura democratica.
Per tutti questi motivi, pensiamo che le dimissioni siano effettivamente l’unica opzione dignitosa ormai.
Flavio Prada
Andrea Matteotti
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Comune di Riva del Garda