Il 23 ottobre dalle 18.00, incuranti della pioggia battente, un gruppo di manifestanti si è radunato davanti al palazzetto dello sport di Trento per contestare la partita di Eurocap di basket tra la squadra del Trento ed Israele. 
Gli organizzatori sono attivisti dell’Assemblea Solidarietà Palestina ma ci siamo anche noi del M5S, sindacalisti, studenti, anarchici… Sabrina, una delle organizzatrici, spiega: “Non potevamo far passare sotto silenzio un evento come questo, che mira alla “normalizzazione” del genocidio, che sta avendo continue escalation non solo a Gaza, ma anche in Libano”
Il cartello è eloquente e sintetizza i motivi della contestazione: ”Con il genocidio non si gioca, nessuna collaborazione con il Sionismo.” Gli slogan sono sempre gli stessi da più di un anno: Palestina libera, Netanyahu assassino…
Cornice di sicurezza ai massimi livelli: poliziotti in assetto antisommossa, vie chiuse al traffico, monitoraggio costante delle vie di accesso.
La manifestazione è stata pacifica, priva di momenti di vera tensione, ma il grido dei manifestanti era una condanna “senza se e senza ma” del governo di Tel Aviv e un invito forte a mettere fine alle violenze a Gaza e in Libano.
Purtroppo nello scacchiere politico internazionale si usano due pesi e due misure: gli atleti Russi sono sono stati esclusi dalle gare internazionali perché la Russia è considerata un invasore, ma Israele che sta invadendo il Libano cos’ è se non un invasore?
E perchè nessuno fa nulla per fermare questa tragedia che è sotto gli occhi di tutti? Purtroppo non abbiamo imparato la lezione della storia: durante il nazismo la gente che abitava vicino ai campi di sterminio vedeva e sapeva e non ha fatto niente per impedire quella strage di persone inermi. Ma noi oggi, che sappiamo e che vediamo, cosa stiamo facendo per impedire che tutto questo si ripeta?
Dopo il 7 ottobre oltre 42.000 morti, di cui 16.500 sono bambini, sono stati causati dallo stato nazi-sionista di Israele. Qualsiasi cosa abbia fatto Hamas non giustifica la distruzione e l’annientamento di Gaza e dei palestinesi.
La verità è che i primi a non aver imparato da quello che ha fatto la Germania nazista sono proprio i sionisti israeliani e siamo noi che giriamo gli occhi dall’altra parte o spegniamo le Tv quando trasmettono scene troppo forti da sopportare.
Come non ricordare l’invocazione disperata di Primo Levi?
“Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,
voi che trovate, tornando a sera, il cibo caldo e visi amici.
Considerate se questo è un uomo….
Considerate se questa è una donna…
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi”
Se tutti avessimo imparato questa lezione degli orrori della storia che si stanno ripetendo sotto i nostri occhi distratti e disinteressati, davanti al palazzetto dello sport ieri sera ci sarebbe stata un’ intera città…non solo una cinquantina di manifestanti!
A cura del Comitato di Redazione
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