In riferimento un recente comunicato diffuso dal presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol Roberto Paccher, si rende necessario precisare che il sottosegretario Riccardo Fraccaro non ha mai in alcun modo inteso mettere in discussione le prerogative autonomistiche dell’Istituzione da lui presieduta.
Col suo comunicato di ieri il sottosegretario Fraccaro si è limitato a rivolgere un appello alla maggioranza del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige affinché l’istituzione dell’Agenzia regionale della Giustizia avvenisse all’insegna della massima indipendenza, cioè un concetto assolutamente in linea col principio della separazione dei poteri posto alla base di qualsiasi ordinamento democratico. Si è tuttavia trattato solo di un appello, come tale privo di qualsivoglia cogenza, che proprio in ragione dello Statuto di Autonomia non poteva del resto sussistere. Come ben sa il Presidente Paccher, il Consiglio provinciale era ed è libero di agire come meglio ritiene, respingendo ogni appello, per quanto di buon senso.
Entrando nel merito della questione, l’esortazione del sottosegretario Fraccaro prendeva le mosse dal fatto che la maggioranza stava proponendo al Consiglio regionale di fornire una delega in bianco alla giunta per l’istituzione dell’Agenzia regionale della Giustizia. Le proposte della minoranza, e nella fattispecie del M5S, chiedevano solo di coinvolgere il Consiglio, i rappresentanti dei lavoratori, i magistrati e gli avvocati in questo processo, rapportandosi col Ministero della Giustizia laddove necessario. In breve si proponeva di mettere in atto un meccanismo tale da assicurare l’indipendenza dell’Agenzia rendendone condivisi e quindi trasparenti i meccanismi. Se c’è qualcuno che invece desidera un Agenzia regionale della Giustizia creata a immagine e somiglianza dei decisori politici, allora che lo dica apertamente in modo che tutti i cittadini possano rendersi conto di quale alto sentimento democratico animi questi signori.
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