Giovedì 27 il Consiglio Comunale ha approvato il finanziamento dell’Accordo di programma (percorso ciclabile Garda by bike, riqualificazione Ponale, acquisto natante VVF) rinunciando completamente a chiedere una qualsiasi garanzia per il rispetto e la salvaguardia del territorio alto gardesano.
La scarsa chiarezza, la mancata partecipazione e la rinuncia a porre qualsiasi protezione sull’impatto ambientale ci hanno costretto – nostro malgrado – a dire un NO al finanziamento di questi progetti (che al momento sono soltanto un’idea).
Non siamo contro a questi progetti ma solamente a COME sono stati imposti ed a COME sembra si vogliano realizzare.
Siamo d’accordo con l’idea di collegamento ciclabile. Ma fare un collegamento non vuol dire necessariamente realizzare una pista ciclabile. Soprattutto nei tratti dove non è possibile garantire la sicurezza dalla caduta delle frane (cioè da Riva fino al confine con Limone, nella zona tra Tempesta e Campagnola e nella zona di Toscolano). In questi tratti si può anche ricorrere al trasporto dei ciclisti con navette su strada o sul lago come d’altronde è già stato ipotizzato anche dalla regione Lombardia proprio per la zona di Toscolano.
Con semplice buon senso si può capire bene che risulta difficilissimo e costosissimo realizzare e mantenere una pista ciclabile in zone esposte alla caduta di massi e frane da quote che arrivano fino a 400 m. Le migliori reti paramassi oggi in commercio fanno fatica a trattenere massi di qualche metro cubo in caduta da quelle altezze. Si dovrebbero costruire enormi protezioni con strutture ad alta deformazione che per funzionare bene avrebbero bisogno di occupare ampi spazi di ingombro (20-30 m) generando purtroppo gravi danni permanenti per le demolizioni e gli ancoraggi ed imponenti impatti sull’ambiente ed anche sul paesaggio rendendo l’opera visibile a chilometri di distanza.
Oltre al problema sicurezza esiste anche un gravissimo problema di impatto ambientale e paesaggistico. Infatti, come appare dai documenti ufficiali presentati, in alcuni tratti le opere di fondazione previste sono a pochi centimetri dal livello del lago. La conseguenza sarebbe quella di distruggere e cementificare rive naturali mai toccate dall’uomo soprattutto in zone delicatissime come la riserva Val di Gola e la spiaggia dello Sperone.
Ancora più incredibile è la soluzione ipotizzata nel passare nella zona della cascata del Ponale. Qui è stata proposta una pensilina (non è chiaro se su plinti o galleggianti) che passa a mezz’aria davanti ad un ambiente naturale e paesaggio storici tra i più belli e fotografati del Lago di Garda.
Inoltre, tutti questi interventi faraonici ed investimenti stratosferici paradossalmente sembrano non derivare da studi approfonditi sulla usabilità di tali opere e non presentano dati certi sulla possibilità di richiamare i ciclisti ed i turisti in genere. Anzi, dalle scelte progettuali presentate si desume che tutto potrà essere poco utilizzato a causa dell’inadeguatezza di materiali, solo per fare un esempio.
Proprio per questo, come consiglieri del MoVimento 5 Stelle abbiamo chiesto (con un Ordine del giorno e due emendamenti) di porre serie garanzie a protezione della riserva comunale della Val di Gola, della cascata del Ponale, della spiaggia di Sperone e di tutte le aree poste sotto il livello della Gardesana. Mentre per quanto riguarda la strada del Ponale abbiamo proposto che si facessero solo interventi di manutenzione del fondo stradale, dei parapetti e delle opere di protezione oggi esistenti con l’eventuale sostituzione di quelle danneggiate o non più efficienti.
Abbiamo anche richiesto di riaprire il percorso partecipativo per la scelta degli argomenti e dei progetti da portare a finanziamento nel Fondo Strategico Territoriale garantendo la conformità del procedimento alla LP 3/2006 e prevedendo la possibilità di presentare nuove proposte più attinenti e conformi ai criteri del fondo (come a titolo di esempio: la rinaturazione dei torrenti Albola, Varone e rio Galanzana in zona fascia a lago, ecc).
Infine per quanto riguarda il natante dei VVF abbiamo fatto notare che non sarebbe nemmeno finanziabile perché non rientra negli obbiettivi del Fondo Strutturale e cioè progetti di valorizzazione delle risorse naturali, culturali, del turismo sostenibile e per l’energia rinnovabile).
Purtroppo la maggioranza UPT-PATT-PD ha detto NO a tutte le nostre proposte che miravano a porre garanzie e tutela per il territorio del Comune ed a dare chiari indirizzi e limiti allo studio di fattibilità per il quale sono stati messi a disposizione ben 3 milioni di euro pagati dai cittadini.
Per questo a malincuore siamo stati costretti a votare contro a questi progetti che – senza alcun controllo – rischiano di coinvolgere pesantemente e forse in maniera irrimediabile l’ambiente naturale ed il paesaggio alto-gardesano con gravissime ripercussioni di tipo economico e sociale in quanto allontanerebbero definitivamente la prospettiva di un turismo di qualità, sostenibile, rispettoso con l’ambiente naturale ed in equilibrio con il proprio territorio.
Flavio Prada
Andrea Matteotti
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Comune di Riva del Garda