Il ddl 1660, detto ddl Sicurezza, reca norme per la restrizione della democrazia e delle libertà. Va contrastato in ogni modo. Il M5S é in prima linea contro questa svolta repressiva.
Il 18 settembre è stato approvato alla Camera con 162 voti a favore solo 91 voti contrari. Ci battiamo perché il Senato non lo approvi.
Sono stati aggiunti ben 24 provvedimenti tra reati e aumento delle pene e tutto con la chiara volontà di eliminare la possibilità di manifestare il dissenso, anzi di criminalizzare il dissenso.
Il tentativo dichiarato è di mettere al bando il conflitto sociale, perché il conflitto è quello che rende effettivamente operante una democrazia, è quello che ha consentito in passato di ottenere risultati concreti in termini di conquista di diritti in ambito sociale,umano e lavorativo.. Di fatto, l’obiettivo di questo “Ddl sicurezza” è creare una società paralizzata e inerme, ancora più costretta a subire le politiche di austerità, lo sfruttamento e i salari da fame, la devastazione ambientale e la distruzione dei servizi pubblici, tra cui la sanità e l’istruzione.
Contro questa svolta repressiva si è costituita una rete nazionale di cui fanno parte movimenti, collettivi studenteschi, forze sindacali e organizzazioni civiche. Si sta creando una mobilitazione larga e trasversale, che ha come scopo la convergenza di tutti quei segmenti della società decisi ad impedire una svolta autoritaria e che, consapevoli di tutto ciò, sentono l’urgenza di mobilitarsi a livello locale e nazionale.
Per questo giovedì 28 novembre ci siamo radunati davanti all’Università di Sociologia di Trento per una manifestazione di protesta verso questa deriva autoritaria orientata alla repressione.
Si vuole colpire ogni tipo di protesta pubblica: chi lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per la difesa dell’ambiente, contro le grandi opere che distruggono il territorio, per il diritto alla casa, per il diritto ad un’istruzione pubblica di qualità .
L’ex garante dei detenuti Mauro Palma ha sottolineato che “il rischio” è di creare nuovi reati solo perché svolgano una” funzione simbolica di rafforzamento della sicurezza” ma senza che abbiano poi una vera efficacia. Infatti è evidente la natura reazionaria di questo disegno di legge che ,mentre intende dare una lezione a tutti coloro che difendono i diritti umani, si scaglia contro i più deboli, contro coloro che hanno meno possibilità di farcela in una società che premia i più ricchi, i cosiddetti vincenti.
Troppe analogie tra il ventennio fascista e i provvedimenti previsti da questo DDL.
Tutto ciò ci riporta drammaticamente indietro.
A cura del Comitato di Redazione