Oggi le forze di polizia hanno realizzato qualcosa come 20 arresti fra Trentino, Alto Adige, Calabria e Veneto nell’ambito dell’operazione denominata “Freeland” che ha impiegato qualcosa come 200 agenti. Se ancora ce ne fosse stato bisogno, è la prova provata che in Trentino Alto Adige le mafie ci sono eccome, e questo con buona pace di tutti quei politici che continuano a ripeterci che da noi “la mafia non esiste” (tra un po’ citando a loro insaputa Johnny Stecchino ci diranno che “In Trentino il problema è il traffico!”).
Da un anno il M5S trentino chiede che come avviene nel resto d’Italia anche nel nostro territorio venga istituito un osservatorio sulla criminalità organizzata e vengano messe in campo misure per accrescere la consapevolezza del rischio di infiltrazione mafiosa nei cittadini, nel mondo imprenditoriale e in quello associazionistico. Fino ad ora abbiamo ricevuto promesse, che poi sono state mancate, ma proprio oggi il presidente del Consiglio regionale Paccher mi ha assicurato che la procedura per istituire l’osservatorio in Regione sarebbe a buon punto. Mi auguro con tutto il cuore che questa sia la volta buona perché come dimostrano i fatti di oggi le mafie non perdono tempo e si infiltrano silenziosamente ovunque corrompendo e distruggendo il tessuto sociale ed economico. Il Trentino Alto Adige ha tutti i mezzi morali e materiali per sconfiggerle a patto che a livello politico si mostrino la volontà, la consapevolezza e l’autorevolezza adeguate alla sfida.
Il M5s trentino c’è. Speriamo che anche tutte le altre forze politiche ci seguano in una battaglia che non è di parte ma al contrario appartiene a tutti!
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