​La provocazione di Maschio sui cambi di casacca in politica

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I passaggi di casacca politica sembrano ormai all’ordine del giorno. C’è chi ha raggiunto dei record come quattro cambi in due anni e chi invece si limita magari solo ad uno. Mi permetto di esprimere la mia opinione perché nella campagna elettorale delle comunali a Trento ho dichiarato per iscritto e pubblicamente che qualora non mi fossi ritrovato nelle idee del Movimento con cui avrei potuto essere eletto o per qualche motivo ne fossi stato allontanato mi sarei dimesso.
Solo alle eventuali elezioni successive mi sarei eventualmente ripresentato con una formazione diversa nel massimo rispetto del cittadino che mi ha votato e del credo politico nel quale egli stesso mi riteneva inserito. Perché è un fatto che durante l’elezione non si da solo il voto alla persona ma anche al partito politico e cambiare casacca in corsa suona personalmente come un vero e proprio tradimento elettorale.

E’ del tutto evidente, e voglio sia chiaro, che non sto dando giudizi sulle persone che in questo periodo si stanno spostando da una poltrona ad un altra anche se, mi si permetta, in qualche caso si è rasentato il ridicolo.

Trovo che nella deontologia politica, sempre che esista, dovrebbe essere questo un punto fermo. Certo è difficile rinunciare a stipendi da urlo e forse sarebbe proprio questo un serio grimaldello per cominciare a cambiare.

Io amo sognare ed allora esagero e lo faccio. Ad oggi in quasi tutte le professioni è assodato che ci si deve confrontare con offerte che vanno ad agire sull’offerta tecnica ma sopratutto su quella economica.
Ebbene si faccia in modo che i politici durante le loro campagne elettorali presentino un programma accompagnato anche dallo sconto offerto sul prezzo di stipendio prestabilito. E si faccia pure in modo che non si possa cambiare casacca, se non dimezzando ulteriormente l’offerta finale.

Credo che in questo modo le cose sarebbero diverse. Ma come detto mi piace sognare e credo che ciò resterà in fondo ai cassetti della politica attuale che non permette in alcun modo di toccare stipendi, vitalizi e rimborsi.

il consigliere comunale M5S Trento
Andrea Maschio