Oggi sui giornali è stato dato risalto ad una vicenda abbastanza triste che si è verificata domenica notte in Consiglio provinciale e che ha visto protagonista, suo malgrado, pure il sottoscritto. Siccome le ricostruzioni che ho letto risultano parziali, vediamo di ricostruire la verità dei fatti nel dettaglio.
Come credo sappiano tutti, in Consiglio provinciale sta andando in scena da ormai 10 giorni un duro scontro fra maggioranza e opposizione riguardo ad un assestamento della finanziaria. Fugatti e i suoi hanno dimostrato da subito grande chiusura e di conseguenza le opposizioni si sono accordate per procedere con l’ostruzionismo. Si tratta di una normalissima pratica democratica praticata anche da chi oggi siede in maggioranza. Procediamo emendamento per emendamento e per ciascuno di essi chiediamo la verifica della disponibilità a procedere con voto segreto. Purtroppo però non tutti hanno però rispettato i patti, ad esempio il consigliere Ossanna.
Domenica notte quando si è arrivati a discutere gli emendamenti del consigliere del Patt quest’ultimo, che già ne aveva presentati assai pochi, ha chiesto di non procedere con la richiesta del voto segreto. Consapevole degli accordi presi col resto delle minoranze, non gli ho dato retta. Per tutta risposta Ossanna prima mi ha urlato che sarei “nuovo” e che “non so come funziona in Consiglio”. Poi, visto che non cedevo, mi ha pesantemente insultato e minacciato, quindi ha provveduto a fare quello che la maggioranza voleva, cioè ritirare i suoi emendamenti.
Le minacce e gli insulti di Ossanna li hanno sentiti tutti. Sono io immorale per essermi comportato lealmente nei confronti dei colleghi di minoranza rispettando gli impegni presi o lo è lui, che si fa gli affari suoi e pretende di dare lezioni agli altri? Naturalmente tutta questa “disponibilità” da parte sua avrà un prezzo… sarà un caso ma ad esempio proprio ieri Fugatti ha ammesso di aver fatto passare un emendamento a firma di Ossanna che farà scucire alle casse provinciali la bellezza di 1 milione di euro. In questi comportamenti comunque Ossanna fa a gara col consigliere DeGodenz, il quale cinguetta ogni 5 minuti col vicepresidente Tonina, prende accordi con la maggioranza e sabota proposte del M5S fatte alla luce del sole e nel rispetto degli accordi fra le minoranze.
Per quel che mi riguarda una cosa è certa: non abbasserò mai la guardia di fronte a provocazioni e bassezze varie e continuerò a lavorare per promuovere la trasparenza, la coerenza e per salvaguardare i diritti fondamentali, pur sapendo di vedere bocciate tutte le proposte da chi possiede una scala valoriale del tutto opposta. Su una cosa sola concordo con Ossanna: non so come funziona e se l’esempio è il suo comportamento non voglio proprio impararlo, perché poi farei fatica a guardarmi allo specchio.
Alex Marini
Portavoce
Consigliere del MoVimento 5 Stelle in Provincia di Trento