Sesto incontro della candidata sindaca di “Trento in piazza” con i cittadini della circoscrizione di San Giuseppe -Santa Chiara. 

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L’incontro, presso la sala circoscrizionale di via Perini / via Giusti, si apre con la presentazione dei motivi che hanno spinto Giulia Botolotti a candidarsi a sindaca di Trento.

Alla base c’è il desiderio di un radicale cambiamento, di scalzare un’amministrazione comunale  che non agisce in trasparenza ma favorisce le grandi imprese e le lobbies anziché la cittadinanza.

Francesca Osti, a nome del Movimento 5 Stelle, esprime soddisfazione per l’intesa che si è creata con Onda e Rifondazione Comunista con cui condividiamo la stessa visione della città.
Deve essere migliorata la viabilità, la disponibilità di case, ristrutturando gli edifici già esistenti e non consumando altro suolo, si esprime la netta contrarietà alle grandi opere che non interessano i cittadini, ma solo gli affari delle lobbies.
Il programma comune è in via di definizione, anche in base alle esigenze dei cittadini che emergeranno durante questi incontri di confronto.

Giuliano Pantano di Rifondazione Comunista afferma che il piano di edilizia pubblica è un punto che ci qualifica: ci sono immobili a Trento inutilizzati da moltissimi anni che non vengono ristrutturati ma lasciati nell’abbandono più totale come l’ex ostello di via Manzoni e l’ex questura di Piazza Mostra.
Per quanto riguarda il lavoro  si condanna la pratica di esternalizzare i servizi. Se tornassero in capo al Comune ci sarebbe una miglior qualità nei servizi e maggior tutela per i lavoratori che operano in questi settori.
Aggiunge che l’acqua deve rimanere pubblica e che la costruzione del bypass causerà un inquinamento pazzesco dovuto al pulviscolo che si spargerà in tutta la valle.

Paolo Crusi, il rappresentante di Onda, sostiene la ferma contrarietà della nostra coalizione alla costruzione del bypass e ai progetti edilizi sconsiderati in area Sequenza.
Trento è 9°in classifica per la presenza di biossido di azoto, inquinamento simile a quello di Milano e Torino. C’è una grande opacità del comune sui terreni inquinati negando la presenza di sostanze pericolose nelle falde acquifere e nell’aria circostante la zona di Trento Nord.

Giulia Bortolotti riprende il discorso sulla mobilità dicendo che costruiscono pezzi di ciclabile non collegati tra loro, sembrano degli spot pubblicitari, perché manca un piano organico e tutto risulta confuso: i parcheggi sono scomparsi ed esistono luoghi non toccati dal trasporto pubblico come via San Severino. Soprattutto manca il famoso tram che doveva unire Trento da nord a sud, quella sì sarebbe stata un’opera utile.
Interviene un cittadino riguardo al disastro della sanità pubblica.

La dottoressa Ghezzi afferma che il comune non ha molte competenze sulla sanità però potrebbe dare un aiuto ai medici, assegnando i locali comunali a prezzi ragionevoli , ora invece gli affitti sono cresciuti e diventano insostenibili per i medici, che così non garantiscono la presenza sui territori. Inoltre l’ esternalizzazione della manutenzione rende gli ambulatori poco sicuri e poco funzionali.
Anche l’assistenza domiciliare è in capo al Comune e qualcuno nota che è stata ridotta notevolmente come pure è stato ridimensionato il lavoro delle assistenti sociali.

Ci deve essere un cambio di rotta. Ci sono tanti progetti, tanti tavoli, ma non si conclude nulla e non portano miglioramenti nella qualità della vita dei cittadini.

Durante il periodo natalizio la viabilità peggiora, intasata dal traffico del turismo di massa: da 100 mila turisti siamo passati a un milione, ma qual è l’indotto? Cui prodest?

Non avvantaggia certo le attività commerciali del centro, che vedono i mercatini come concorrenza e chiudono le serrande perché non riescono più a sopravvivere.

La sicurezza è un punto cruciale, anche per via dei troppi senzatetto che per forza di cose per sopravvivere delinquono.
Bisogna tornare a un’accoglienza diffusa.
I soldi ci sono. Basta investirli nelle cose che servono e non in grandi opere assolutamente inutili come il bypass, l’ascensore di Mesiano, la funivia del Bondone….


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