Il giorno 30 settembre del 2024 il Coordinamento NoTav si è incontrato con i gruppi consiliari del Comune di Trento a cui erano state poste alcune precise domande in merito alla gravissima situazione di Trento nord.
Queste le domande in sintesi.
- Realizzazione di barriere idrauliche sotto Carbochimica e Sloi per evitare la diffusione dell’inquinamento;
- Caratterizzazione di tutte le aree attenzionate dal piano unitario delle acque con l’analisi reale di come si è diffuso l’inquinamento in quarant’anni di inattività;
- Bonifica rogge con pubblicità dati mediante posa di centralina;
- Piano sanitario di rischio coinvolgendo APSS e IIS;
- Il cantiere a sud non può andare avanti finché a nord non si è bonificato
L’INQUINAMENTO DEL SIN DI TRENTO NORD CONTINUA AD AGGRAVARSI, MA GIUNTA E CONSIGLIERI COMUNALI SCAPPANO DALLE LORO RESPONSABILITA’!
CONTINUIAMO A RICORDARGLIELE!
Fatta eccezione per la parte del Gruppo Misto rappresentata dal Consigliere Andrea Maschio, ad oggi, 28/10/ 2024, nessun gruppo consiliare ha risposto alle cinque domande che il 30 settembre 2024 i Comitati contro la circonvallazione ferroviaria hanno consegnato ai capigruppo. Nessun impegno è stato preso su come affrontare la pesantissima situazione di Trento Nord, certificata da analisi che dimostrano l’allargamento delle zone inquinate. Dopo aver impedito che all’incontro con i comitati del 30 settembre 2024 partecipasse la stampa e che i cittadini potessero assistervi attraverso una diretta streaming, i capigruppo hanno scelto il silenzio, nel tentativo di sfuggire alle loro responsabilità in ordine alla salute ed alla qualità della vita cittadina. Eppure dal 30 settembre scorso nuove importanti notizie confermano l’aggravarsi della situazione di inquinamento di Trento Nord. In quella sede sono state presentate alcune osservazioni che chiariscono la gravità della situazione. L’Istituto Superiore per la Sanità ha messo in evidenza come gli inquinanti presentino valori di concentrazione molto elevati “pertanto questo istituto reputa necessario un controllo mediante misure di soil gas aria ambiente al fine di verificare che non ci sia fuoriuscita, dalle matrici secondarie di contaminazione, di sostanze volatili a tutela del recettore residenziale considerato.” Per parte sua APPA fa piazza pulita delle fake news che parlano di un inquinamento che negli anni si è affievolito.
Detto con parole più semplici, la situazione è molto grave.
Per non disturbare i manovratori (ovvero sia i proprietari delle aree del SIN che Rete Ferroviaria Italiana) si cerca di far calare sulla vicenda una coltre di silenzio, ci si dimentica che Trento è l’unica città europea che ha ben 12 ettari di terreno sequestrati dalla Magistratura e che il responsabile del progetto di circonvallazione è iscritto nel libro degli indagati con la accusa di “disastro ambientale”. Per lo stesso motivo non si interviene con misure di urgenza che evitino l’ulteriore espansione dell’inquinamento dal SIN e dalle aree limitrofe come l’area Sequenza. Solo un significativa mobilitazione della città può invertire quanto sta accadendo.
Per riaffermarlo e chiedere risposte concrete alle domande fatte ai capigruppo e alla amministrazione comunale, vi invitiamo al PRESIDIO SOTTO IL COMUNE IN VIA BELENZANI 54 IL GIORNO 30 OTTOBRE ORE 17.30.
CONFERENZA STAMPA DEL COORDINAMENTO NO TAV DEL 28.10 2024 IN VIA OSS MAZZURANA 54 A TRENTO
Sono presenti alla conferenza stampa il portavoce dei No Tav Elio Bonfanti, l’avv. Marco Cianci e Mauro Facchinelli del Comitato di Cristo Re.
Il Coordinamento NO TAV si era incontrato il 30.9.24 con i Gruppi Consigliari del Comune di Trento, (purtroppo era stata impedita la presenza a stampa e cittadini) cui erano state poste alcune precise domande in merito alla gravissima situazione di Trento nord, certificata da analisi che dimostrano che l’inquinamento si è allargato ed oggi interessa, oltre alle aree ex SLOI ed ex Carbochimica, il quartiere di Cristo Re, lo Scalo Filzi, il Magnete e i Solteri. Da quella data la situazione si è ulteriormente aggravata. La Terza Sezione della Cassazione ha rigettato la richiesta dei proprietari dell’ex area SLOI che si opponevano al sequestro dell’area SIN di Trento nord, confermando l’inadempienza dei proprietari e che il danno ambientale per la città, come sostenuto dalla Procura della Repubblica di Trento, è “permanente” e di grande entità. Nel frattempo la Conferenza Nazionale dei Servizi ha respinto una ridicola proposta di disinquinamento, sempre presentata dai proprietari, e di poter sfruttare a fini edilizi quelle aree. L’Istituto Superiore per la Sanità ha confermato l’alta concentrazione di inquinanti. Troverebbe conferma l’ipotesi che l’abnorme quantità di malati di alzheimer, parkinson, tumori al colon evidenziata a Trento abbia origine dalla mancata bonifica delle aree SIN. Anche APPA fa chiarezza e parla di inquinamento che negli anni non si è affievolito, al contrario i dati del 2024 riportano valori di inquinanti in falda molto più elevati di quelli 1999. Alla luce di quanto sopra il comportamento dei Capigruppo, della Giunta e dei Consiglieri Comunali è politicamente vergognoso e di fatto molto pericoloso per i cittadini. Per non disturbare sia i proprietari delle aree SIN che Rete Ferroviaria Italiana, rimangono silenti.
Per questo si invita al PRESIDIO SOTTO AL COMUNE, IN VIA BELENZANI MERCOLEDI’ 30 OTTOBRE, ORE 17.30
Anche la RAI ha trasmesso una sintesi del contenuto della conferenza stampa; di seguito si riporta il link:
Sintesi delle risposte dei capigruppo alle 5 domande poste dai comitati No Tav il 30 settembre 2024.
- ANALISI ACQUE DI FALDA. Al fine di contenere la fuoriuscita dal SIN ex Sloi di inquinanti in falda l’amministrazione comunale ha recentemente emesso un’ordinanza che richiede ai proprietari la realizzazione delle misure di prevenzione previste dal D.Lgs 152/2006. Diversamente il SIN ex Carbochimica è già provvisto di una barriera idraulica appositamente dimensionata al fine di impedire la fuoriuscita di inquinanti in falda dal sito. La barriera è attiva dal 2 agosto 2001, con lo scopo di captare le acque inquinate, depurarle tramite un sistema di filtri a carboni attivi, e restituirle a valle del processo depurativo nel Rio Lavisotto. Attualmente la barriera idraulica è gestita dai proprietari del SIN. Il sistema di filtri ha determinato un significativo abbattimento della contaminazione rispetto alla situazione precedente in alcuni piezometri, come mostrano i dati raccolti. L’APPA verifica la regolare funzionalità dell’impianto della barriera mediante sopralluoghi e campionamenti. Le acque di falda dell’area di Trento Nord, sono costantemente monitorate da APPA a partire dall’anno 1994 con campionamenti specifici in punti di prelievo fissati. I risultati del monitoraggio sono stati utilizzati anche nell’ambito della stesura del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP) con la “Carta della Criticità Idrica sotterranea”, approvata con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2563 del 10.10.2008. Con questo strumento sono state, infatti, individuate una “area critica di alterazione qualitativa della falda” e una “area di attenzione per potenziale alterazione qualitativa della falda” che circondano il SIN di Trento nord. All’interno di queste aree sono stabiliti specifici vincoli di utilizzo della falda, in modo da garantire la necessaria tutela igienico-sanitaria. I contaminanti in falda che si trovano all’esterno del sito verosimilmente potrebbero derivare da diverse fonti primarie costituite da scorie di lavorazione della Carbochimica stessa introdotte nel territorio durante il periodo di attvità della diga. I due siti SIN sono stati recentemente sottoposti a numerose indagini da parte di APPA a seguito del sequestro delle aree, sia delle acque che del soil gas al fine di aggiornare la documentazione analitica con nuovi dati rilevati direttamente all’interno dei siti. La variazione dei valori riscontrati nel corso degli anni nel monitoraggio dell’acqua dell’area di Trento Nord è un fenomeno frequente poiché la qualità dell’acqua è collegabile anche a fattori del tutto estranei all’inquinamento quali le oscillazioni della falda dovute a periodi di piovosità più o meno intensa.
- BONIFICA DELLE ROGGE. A seguito dell’evidenza emersa durante la bonifica delle rogge della presenza di morchie catramose nell’area di immissione della roggia primaria di Campotrentino nel Lavisotto, il Comune ha dato incarico di eseguire un’indagine ambientale al fine di meglio delimitare l’area interessata della presenza di morchie in prossimità della fossa primaria di Campotrentino a cielo aperto. Per quanto riguarda la modalità di disinquinamento della fossa primaria di Campotrentino il tavolo tecnico istituito a seguito dell’ordinanza sindacale n. 7/2023 di data 12 luglio 2023 sta effettuando approfondimenti in tal senso. C’è l’incarico di predisporre un documento progettuale e programmatorio, composto da analisi, valutazioni ambientali, studi ed elementi tecnici in grado di definire un progetto di ripristino delle aree interessate. In quest’area di Area di controllo influenzata dagli impianti industriali già esistenti a Nord della città di Trento l’utilizzo della falda è fortemente limitato proprio ai fini della tutela dei cittadini. Se l’acqua risulta inquinata è necessario prima della sua restituzione sottoporla a un procedimento di abbattimento degli inquinanti al fine di renderla qualitativamente accettabile ai fini di legge. Nel caso non sia possibile ottenere l’abbattimento, l’acqua viene allontanata in botte e trattata come rifiuto liquido nei siti appositi. Infatti, per ogni intervento, all’interno di detto perimetro del SIN è prevista la ricerca di inquinanti tipici del SIN di Trento Nord nel suolo e, se interessate, nelle acque. Dal punto di vista della fattibilità risulta inattuabile una caratterizzazione a tappeto dell’area sopra menzionata. Si affronta invece caso per caso analizzando i terreni e le acque (se interessate dall’opera) e avviando di conseguenza l’iter di disinquinamento puntuale se necessario, come successo per il campo Coni, e le vicine scuole Piccolo Principe, Orsetto Pandi e Schmid. Per quanto riguarda le condizioni qualitative della falda di Trento nord, APPA monitora costantemente una rete di piezometri i cui esiti analitici sono pubblicati sul sito istituzionale di APPA. Per quanto riguarda il Piano di Utilizzo Terre della Circonvallazione Ferroviaria presentato al MASE da parte di RFI, si precisa che sulla base degli esiti della consistente campagna di indagini eseguita tra novembre e dicembre 2023 sono stati individuati “due spessori di conformità per le TRS. “ Pertanto nel PUT presentato al Ministero non vi è alcuna evidenza che i primi 5 m di terreno dello scalo Filzi sono inquinati e verranno portati in discarica. Contrariamente viene evidenziato come nei primi 5 m di terreno ci siano superamenti oltre colonna A ma comunque inferiori alla colonna B e pertanto dovranno essere conferiti in siti la cui destinazione d’uso finale sia compatibile con la colonna B. Solo nel caso in cui le analisi in corso d’opera evidenziassero anche superamenti di colonna B, allora i materiali di risulta verranno gestiti come rifiuto. Si sottolinea inoltre che ai sensi del D. Lgs 152/2006 e in linea con la destinazione urbanistica del PRG, è previsto per il riempimento di cave il vincolo di utilizzo di terre appartenenti alla colonna A.
- VIA LAVISOTTO. Il progetto di bonifica delle rogge demaniali di Trento Nord è stato elaborato in una prima versione nel corso dei primi anni del 2000, il progetto definitivo è stato approvato dal Ministero nell’anno 2005, e prevedeva la bonifica sia della parte a cielo aperto dei corsi d’acqua, sia della parte tombinata, che scorre sotto la città di Trento. Nel 2014, per velocizzare le operazioni di bonifica, l’intero progetto è stato suddiviso in due lotti da eseguire con distinte gare d’appalto, giustificati dal fatto che le tecnologie da impiegarsi sono significativamente diverse tra loro: il primo lotto, ora in esecuzione, riguarda infatti l’intervento di rimozione del materiale depositato sul fondo del rio Lavisotto ed è caratterizzato dal fatto che la tratta è a cielo aperto. Il secondo lotto riguarda invece la parte tombinata che si inabissa sotto il sedime cittadino e che sarà oggetto di altra aggiudicazione. La formale consegna dei lavori del primo lotto è avvenuta il 9 novembre 2020. I lavori di bonifica hanno avuto luogo a partire dalla fine del mese di agosto 2022. Il progetto di bonifica prevede preventivamente l’infissione di palancole laterali per il contenimento delle sezioni di scavo, successivamente il deflusso dell’acqua all’interno dell’alveo del rio Lavisotto, interessato dalla rimozione del materiale inquinato, viene intercettato e deviato a valle del settore di intervento. I lavori prevedono lo scavo per la rimozione degli strati inquinanti nel sedime dell’alveo per uno spessore di circa 1,5 m, operazione che viene eseguita in ambiente confinato. L’isolamento del fondo dello scavo permette di evitare che l’oscillazione della falda possa determinare il trascinamento dell’inquinamento verso gli strati soprastanti di materiale sostituto. Il progetto di bonifica delle rogge demaniali quindi è stato valutato sotto l’aspetto tecnico, ambientale e sanitario ed approvato dal Ministero. L’Agenzia per le Opere Pubbliche dalla Provincia intrattiene costanti rapporti col Ministero ed i suoi organi tecnici al fine di valutare e monitorare eventuali problematiche ambientali e sanitarie che dovessero emergere. Nel corso dei lavori, vengono eseguite delle campagne di monitoraggi ambientali, sia per quanto riguarda l’aria entro i confini del cantiere, sia per le acque di falda. APPA ha installato inoltre all’interno del giardino delle scuole Schmid un rilevatore in continuo della qualità dell’aria al fine di verificare il rispetto dei limiti anche durante i lavori di bonifica del Lavisotto. Per quanto riguarda l’eventuale installazione di una lavagna luminosa riportante i dati in tempo reale si provvederà a inoltrare tale richiesta al gestore della centralina. L’amministrazione comunale, assieme ad alcuni membri dell’Ordine dei medici, si è resa disponibile ad organizzare un convegno che affronti gli aspetti sanitari collegati alla presenza degli inquinanti delle aree SIN ed è in attesa di riscontri.
- I LAVORI DELLA CIRCONVALLAZIONE. Premesso che il progetto esecutivo della Circonvallazione ferroviaria è stato suddiviso in opere di parte A (opere di imbocco nord e sud) e opere di parte B (galleria naturale, tratta di risalita a nord, raddoppio dei binari in superficie a nord e sud), ad Agosto 2024 l’Appaltatore ha consegnato a Italferr il progetto esecutivo delle opere di parte B, ad oggi in corso di approvazione. Dalle informazioni acquisite nel corso dei costanti incontri nell’ambito del Tavolo Ente, RFI ha ribadito che il tracciato della circonvallazione ferroviaria e la realizzazione della opere di parte B della stessa nella parte nord sono compatibili con i futuri interventi di bonifica delle aree SIN, che potranno avvenire secondo le normative vigenti.
- DISINQUINAMENTO SIN. Le procedure di analisi e di bonifica che saranno individuate, potranno consentire una attenta valutazione delle destinazioni future di queste aree, tenendo conto che le strategie messe in atto in passato necessitano di una revisione che potrà essere condivisa tra le parti, pubbliche e private. E’ stato recentemente approvato dalla Giunta provinciale il protocollo di intesa finalizzato alla costituzione di un Tavolo Tecnico Permanente per il coordinamento delle procedure di bonifica del SIN Trento Nord al quale partecipano, ciascuno in ragione della specifica competenza istituzionale, il Commissariato di Governo di Trento, la Procura della Repubblica di Trento, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, la Provincia autonoma di Trento, attraverso la propria Direzione generale e l’APPA, il Comune di Trento e ISPRA con lo scopo principale di monitorare le procedure di bonifica del SIN Trento Nord. L’istituzione del Tavolo Tecnico Permanente costituisce un modello per migliorare le performance dell’azione amministrativa e, in particolare, nel caso di specie, per agevolare il confronto e la sinergia tra le Amministrazioni competenti con l’obiettivo comune di accelerare le procedure di bonifica del SIN Trento Nord.
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