E’ questione di questi giorni la disputa tra maggioranza e minoranza di centrodestra sulle tasse da pagare in merito alle seconde case. Ne conseguirebbe che dovrebbe essere pensabile affrontare anche il presente problema che suona decisamente ingiusto per il cittadino e che è stato evidenziato da un articolo sul Trentino di oggi.
Nella sostanza il problema è che il Comune di Trento, come molti altri, fa pagare la tassa sui rifiuti ad ogni abitazione che abbia un allaccio elettrico. Non importa se la casa sia disabitata o meno o se viene utilizzata solo occasionalmente. La tassa va pagata comunque indipendentemente.
E’ del tutto evidente che un allaccio elettrico non basta a testimoniare l’ulteriore produzione di rifiuti.
C’è chi, pur avendo un secondo appartamento, deve tenere allacciate le utenze per farlo vedere in caso di vendita, per mantenere in temperatura le tubazioni dell’acqua o semplicemente per usarlo solo occasionalmente.
Nel secondo caso chi lo occupa ha un maggiore consumo elettrico ed è facile dimostrarne l’utilizzo, anche se a dire il vero la produzione di rifiuti pro-capite rimane la stessa. Rimane che se invece l’appartamento non è utilizzato non si capisce come possa produrre rifiuti solo con l’allaccio elettrico.
Da quanto emerge sembra che sia una scelta del comune di Trento, a detta degli operatori di Dolomiti ambiente, che vuole far pagare la Tari anche se l’abitazione risulta non abitata ma con le utenze attive. Alcuni cittadini si trovano cosi a pagare una tassa doppia quando in effetti producono rifiuti una volta sola.
Ci sembrerebbe più corretto adottare il principio che, in caso di possesso di più abitazioni nello stesso comune, si debba pagare solo una volta, ovvero pagare a componente famigliare. Pare fin troppo ovvio che se posseggo due appartamenti e in una di esse o in un altra il totale dei rifiuti che produco sono gli stessi. Credendo che questa situazione sia poco corretta e che debba essere sanata.
il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
a procedere alle necessarie variazioni al Regolamento affinché il contribuente paghi la tassa TARI solo per il numero di persone che producono rifiuti indipendentemente dal numero di abitazioni che possiede.
I sottoscritti consiglieri comunali Movimento 5 Stelle
Andrea Maschio
Paolo Negroni
Marco Santini