Trainotti interroga il sindaco di Ala sulle barriere architettoniche

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Presidente del Consiglio
Sindaco
Segretario

 

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta. Barriere architettoniche presso la Sede comunale ed il Teatro Sartori.

Ill.mo Sindaco.

Prendo spunto dalla Sua pregiata di data 16.11.2017 prot. 19891, al fine di operare in termini costruttivi, come da Lei richiesto con un nuovo argomento, al fine ulteriore di evitarLe di fornirmi le stesse risposte alle mie diverse e articolate domande.

Giunge infatti notizia al sottoscritto delle difficoltà di accedere alla sede comunale da parte di persone portatrici di handicap in quanto molte zone del municipio non sono adeguatamente sbarrierate, come è stato imposto dal regolamento approvato con DPR 24 luglio 1996 n. 503.

La legge impone che gli uffici pubblici siano accessibili anche ai disabili.

Art. 1 Definizioni ed oggetto

1. Le norme del presente regolamento sono volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti «barriere architettoniche».

2. Per barriere architettoniche si intendono:

a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;

b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti;

c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

3. Le presenti norme si applicano agli edifici e spazi pubblici di nuova costruzione, ancorché di carattere temporaneo, o a quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione. Si applicano altresì agli edifici e spazi pubblici sottoposti a qualunque altro tipo di intervento edilizio suscettibile di limitare l’accessibilità e la visibilità, almeno per la parte oggetto dell’intervento stesso. Si applicano inoltre agli edifici e spazi pubblici in tutto o in parte soggetti a cambiamento di destinazione se finalizzata all’uso pubblico, nonché ai servizi speciali di pubblica utilità di cui al successivo titolo VI.

4. Agli edifici e spazi pubblici esistenti, anche se non soggetti a recupero o riorganizzazione funzionale, devono essere apportati tutti quegli accorgimenti che possono migliorare la fruibilità sulla base delle norme contenute nel presente regolamento.

5. In attesa del predetto adeguamento ogni edificio deve essere dotato, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, a cura dell’Amministrazione pubblica che utilizza l’edificio, di un sistema di chiamata per attivare un servizio di assistenza tale da consentire alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale la fruizione dei servizi espletati.

6. Agli edifici di edilizia residenziale pubblica ed agli edifici privati compresi quelli aperti al pubblico si applica il decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236.

7. Non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento.

L’articolo 1 parte integrante del testo dell’interrogazione è chiaro.

La sede comunale è stata ristrutturata dopo l’entrata in vigore della citata legge, e alcune zone anche di primaria importanza non risultano accessibili al pubblico o non vi è adeguata segnaletica che informi il disabile del percorso dedicato.

Faccio l’esempio di un cittadino che fruisce dell’ ufficio di rappresentanza del Comune, il servizio al cittadino e debba recarsi ai piani superiori, all’ufficio tecnico, alla sala consigliare, ecc.

Tutto questo per interrogarLa:

  1. Sulle motivazioni per cui alcune zone del Municipio siano difficilmente accessibili dai cittadini con ridotta capacita motoria, e cosa intende fare per risolvere il problema e se nel frattempo la struttura possa definirsi agibile e rispettosa delle normative di legge.

  2. Se la zona dell’ufficio al servizio del cittadino risulta conforme agli standard di legge sulle barriere architettoniche?
  3. Se per i lavori di sistemazione della sede municipale sono stati erogati contributi pubblici?

La stessa cosa dicasi anche per il teatro Sartori di Ala dove l’accesso mette in bella mostra una gradinata.

Anche in questo caso si interroga per conoscere:

  1. Se il teatro è rispettoso degli standard di legge?
  2. Se possa definirsi agibile?

 

Distinti ossequi

Ala 16/11/2017

Consigliere M5S Comune di Ala
Angelo Trainotti