Il Sindaco adirato sottolinea il patto del 2015 ma dimentica o non è stato informato di cosa è realmente successo lunedì scorso in commissione.
L’ex-Presidente Silvio Carlin, dopo essersi dimesso in totale dissenso al ruolo reale delle Commissioni comunali che nella sostanza vengono tradite nelle loro decisioni da parte del consiglio, si ripresenta come candidato. Come lo fa? Parlando di violenza usata nei suoi confronti per forzarlo a ricandidare. Facendo capire, letteralmente non concludendo le frasi dicendo che a volte è meglio non dire per evitare di peggiorare la situazione, si diceva facendo capire che avrebbe fatto il Presidente con un minor impegno e sopratutto perché forzato da qualcuno.
Io stesso ho preso la parola annunciando che un candidato a quelle condizioni sarebbe stato non votabile e lui stesso poi chiarendo la sua posizione non ha nella sostanza cambiato versione se non spiegando cosa pensa delle commissioni e del loro valore. Cioè il motivo per cui si era dimesso.
Quindi spiegatemi, dopo due convocazioni in cui la maggioranza non ha trovato un nominativo essa presenta un candidato in questo modo e si aspetta che lo si voti? Ma che considerazione si ha dei cittadini che ci guardano e che sia aspettano da noi serietà, rispetto e impegno? A me pare veramente che si stia toccando il fondo. Ricordo peraltro che il consigliere Maestranzi per rincarare la dose ha dichiarato pubblicamente che avrebbe votato Carlin ma che non lo riteneva il corretto candidato .
Ora se di umiliazione si vuole parlare non è quella subita dal voto ma quella espressa nel candidarsi a quelle condizioni dopo che il suo gruppo ha dichiarato che voleva un cambiamento, un azzeramento di giunta, un rispetto delle istituzioni.
Ora vedo si passa alle minacce del sindaco e noi a dire il vero ci siamo abituati, correva l’anno 2016, ma non ci spaventa.
Rimaniamo a disposizione di ogni chiarimenti e alla finestra di questo teatrino patetico
PS: Per avvalorare ciò avvalora che pensa Silvio Carlin delle commissioni, ieri in urbanistica una richiesta di deroga è stata bocciata con 9 astensioni e 2 voti a favore. L’ex-assessore ha proposto di portarla in consiglio ugualmente al che io ho anche chiesto che a questo punto gli argomenti non passino dalle commissioni visto che le decisioni prese poi non vengono tenute in considerazione.
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