La Valdastico pare essere tornata sugli scudi a 50 anni dal suo concepimento. Da lì sembra passare il futuro del Trentino.
Se fosse così saremmo messi proprio male: un’idea di metà Novecento spacciata per attuale in un mondo completamente cambiato. Un progetto che i tecnici hanno dichiarato insostenibile dal punto di vista economico finanziario (con i pedaggi non basteranno 20 anni a coprire i soli costi di costruzione, e lo dice proprio la A4), un progetto inutile per alleggerire il traffico pesante in Valsugana, visto che lo studio di Unitn e Unobocconi indica
che la SS47 rimarrà la via più breve, più conveniente e quindi preferita. Su tutto l’ipocrisia del Centrosinistra autonomista che approva “la realizzazione di un NUOVO COLLEGAMENTO con il Veneto”, sceglie di portare il Trentino al “TAVOLO PER L’INTESA” e evita di prendere posizione in Consiglio provinciale.
Oggi invece si sbraccia per sostenere chi è contrario alla nuova autostrada. Più che le parole però contano i fatti. Il mio intervento integrale su L’Adige del 9 aprile.
Leggi qua l’intervento sul quotidiano “l’Adige”
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